AAMOD, arrivano “le più piccole del ’68”
Pubblicato il 16 settembre 2015 | da Matteo Picconi
L’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico apre la nuova stagione riproponendo l’epica battaglia delle giovani operaie di Manziana
Domani, giovedì 17 settembre, si riapre la stagione dell’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico (AAMOD) con la proiezione del film “Le più piccole del ’68”. Diretto dalla regista Elena Costa, nonché autrice dell’omonimo libro, la pellicola rievoca la straordinaria lotta di cinquanta ragazze di Manziana, piccolo centro in provincia di Roma, che nel lontano 1968 occuparono una fabbrica tessile per trentasette giorni. Dopo quasi mezzo secolo alcune di quelle “ragazze” sono tornate a parlare di quei giorni.
Solitamente la vigilia dell’autunno caldo di quarantacinque anni fa viene inquadrata nella battaglia di Valle Giulia e nel “maggio” francese. Eppure, nel giugno del ’68, l’attenzione della stampa si spostò su un piccolo centro nella zona del braccianese, a Manziana, dove delle giovani donne, operaie dai sedici ai vent’anni, si riunirono in sciopero contro la dismissione della fabbrica tessile nella quale erano impiegate, rivendicando il loro diritto al lavoro. Lontane dai clamori della Capitale, dal nascente movimento studentesco e dalle lotte politiche della classe operaia, quelle “ragazzine” andarono ben oltre l’azione dimostrativa, occupando per quasi quaranta giorni la fabbrica dell’imprenditore Pagano e impedendo, di fatto, il loro licenziamento. Inizialmente si trattò di una vittoria: alle porte di settembre le ragazze ricevettero gli stipendi e ripresero il lavoro; meno di due mesi dopo, però, l’imprenditore chiuse i battenti e trasferì la sua attività altrove. Ma la vicenda di Manziana narra comunque di una vittoria, quella della consapevolezza del diritto al lavoro e, soprattutto, dei diritti delle donne lavoratrici. L’importanza delle “più piccole del ‘68” sta proprio nell’aver anticipato, “istintivamente”, la stagione del movimento femminista che di li a breve sarebbe esplosa in tutta la penisola.
Dopo un discreto riscontro letterario del libro romanzo, vincitore del Premio “Io Scrittore” 2013, anche la versione cinematografica di “Le più piccole del ’68” ha raccolto un apprezzabile successo con la recente partecipazione al concorso Biografilm Festival 2015. Il gran merito del film-documentario di Elena Costa consiste nell’aver ripercorso la vicenda storica di Manziana attraverso le voci delle sue protagoniste di allora. «Inizialmente avevo intenzione di conoscere le “ragazze” e fare delle piccole interviste video ma poi conoscerle soltanto non è bastato – ha dichiarato in passato l’autrice di origine calabrese – mi hanno sopraffatto con la loro bellezza ed energia e le interviste sono diventate un racconto, che, mi auguro, abbia rispettato il loro passato ed il loro presente».
La proiezione del lungometraggio è prevista per domani alle ore 18 presso la Sala Zavattini dell’AAMOD (Via Ostiense, 106, Centrale Montemartini). Insieme all’autrice-regista interverranno Vincenzo Vita (pres. CdA AAMOD), la regista Wilma Labate, i giornalisti Carlo Ricchini e Emiliano Sbaraglia e, infine, un’ospite d’eccezione, la Senatrice Marisa Cinciari Rodano, partigiana, una vita nel PCI, tra le storiche fondatrici dell’U.D.I. (Unione Donne Italiane).