Foto In nome delle spose bambine - 1 di 9
Un gruppo di bambine in una casa alla periferia di Al Hudaydah, nello Yemen, in una foto del 2010. Le locali associazioni per i diritti delle donne segnalano che il matrimonio infantile è diffuso in tutti gli strati della società yemenita, anche se il governo del paese ha appoggiato una risoluzione del Consiglio per i diritti umani dell'ONU per rendere la pratica punibile in base alla legge internazionale.
La fotografa Stephanie Sinclair si dedica al problema delle spose bambine da 13 anni. Le sue immagini hanno illustrato un articolo sul tema pubblicato da National Geographic nel 2011; il titolo inglese del servizio, Too young to wed ("Troppo giovani per sposarsi") ha dato il nome anche all'associazione non profit che Stephanie ha fondato nel 2012. L'abbiamo intervistata. Quando sei venuta in contatto per la prima volta con il problema delle spose bambine? È stato in Afghanistan, nel 2003. Rimasi sconvolta quando venni a sapere che in una provincia diverse ragazzine avevano tentato il suicidio dandosi fuoco. Dopo qualche indagine, mi apparve chiaro che uno dei motivi che le avevano spinte a commettere un atto così estremo era il fatto che erano state costrette a sposarsi già da bambine. Mi dissero che erano state date in matrimonio a nove, dieci, undici anni, e che preferivano la morte alla vita miserabile che stavano vivendo.
Fino a quel momento, ingenuamente, pensavo che nel mondo cose del genere non accadessero più. L'orrore che ho provato venendo a sapere che non era affatto così mi ha spinto a dar vita al mio progetto.