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Femminicidio, le novità e le tutele della nuova legge

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

Nell'ultimo anno - dal 30 giugno 2014 al 30 giugno 2015 - alla Procura di Parma sono state depositate oltre 200 denunce per maltrattamenti in famiglia. Tra le 120 e le 130 denunce per stalking e atti persecutori. Oltre cento denunce per reati sessuali, e un altro centinaio per lesioni personali. È il quadro presentato dal sostituto procuratore della Repubblica Lucia Russo nel suo intervento al convegno sulla violenza di genere dal titolo "Vittima e aggressore tra segregazione e libertà. Assistere la vittima e recuperare l'aggressore", organizzato dall'Associazione Italiana Donne Medico, sabato mattina nel Salone di rappresentanza della Prefettura. Una serie di dati annuali "impegnativi da gestire, che descrivono solo la punta dell'iceberg di un fenomeno ancora sommerso con una casistica ampiamente superiore", ha spiegato poi la dottoressa Russo avvicinata da Repubblica Parma.

Nel corso della tavola rotonda si è sviluppata un'ampia discussione con riflessioni e proposte finalizzate a rompere un muro di silenzio ancora forte, per arginare il più possibile il fenomeno della violenza sulle donne, di estrema gravità e incidenza. Cominciando dal tema della prevenzione. Come, innanzitutto, la formazione degli operatori sanitari - sono numerose le presenze femminili che si rivolgono al Pronto soccorso non riuscendo a denunciare le violenze subìte - e delle forze di polizia. Conoscenze da impartire quali le leggi penali e la capacità di rilevare le violenze. "La violenza fisica è più facilmente determinabile dal punto di vista medico, per esempio - ha aggiunto a proposito sempre Lucia Russo - ma molto più invasiva e insidiosa è la violenza psicologica, che emerge più lentamente, ha conseguenze a livello sociale, e porta effetti di destrutturazione della personalità".

A illustrare la nuova legge, il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri: "Contro il fenomeno della violenza sulle donne, il cosiddetto femminicidio, il Governo e il Parlamento hanno varato nuove importanti misure - ha detto - la nuova legge contro il femminicidio si basa soprattutto sull'inasprimento delle pene e delle misure cautelari. È stato previsto anche l'arresto in flagranza obbligatorio per i reati di maltrattamenti in famiglia e di stalking. Le pene sono state ulteriormente aumentate per i casi in cui la violenza è commessa contro una persona con cui si ha una relazione, e in questa ipotesi sono stati ricompresi tutti i casi di relazioni affettive e non soltanto le situazioni di convivenza o di matrimonio".

Non a caso la figura dell'aggressore - dai dati registrati dalla Procura di Parma, esposti dal sostituto procuratore Russo - risulta quasi sempre essere un soggetto con cui la vittima ha intrattenuto una relazione di conoscenza, convivenza, o una relazione sentimentale. "Il predatore occasionale è abbastanza raro", ha precisato Russo.

Sul tema della prevenzione, un ruolo cruciale spetta alla scuola. Come auspicato dal sottosegretario alla Giustizia Ferri: "Fondamentale sarà, in questo quadro, la scuola - ha proseguito infatti nel suo intervento - nella quale potranno trovare spazio momenti di riflessione e approfondimento dedicati ai diritti delle donne, alle dinamiche delle relazioni affettive, all'identificazione degli stereotipi di genere e dei comportamenti prevaricanti e aggressivi".

"Il tema della violenza di genere è sempre più attuale e necessita di un confronto diretto tra tutti i soggetti che costituiscono la rete sul territorio", ha aggiunto Ferri riconoscendo che "a Parma la rete tra magistratura, forze dell'ordine, operatori sanitari, istituzioni locali e di volontariato funziona. Ci sono protocolli importanti ed efficaci. È stato colto in maniera puntuale lo spirito della riforma del 2013".

Sull'applicazione della legge, qualche aspetto incoraggiante secondo il sostituto procuratore Lucia Russo: "Da un punto di vista normativo la situazione è migliorata rispetto al passato - ha riconosciuto - ma ci sono criticità ancora da affrontare: le legge prevede di poter ascoltare in forma protetta la vittima, ma ciò non è realizzato in pratica perché mancano i mezzi e le tecnologie. In alcuni casi le nuove misure sono state molto efficaci - ha valutato il sostituto procuratore - così come gli obblighi informativi: la permanenza delle misure cautelari, la conclusione delle indagini, un'eventuale richiesta di archiviazione, da comunicare obbligatoriamente alle vittime".

Oltre alla possibilità della vittima di testimoniare davanti al giudice in modalità "protetta" (cioè senza vedere la presenza dell'indagato),

il sottosegretario Ferri ha ricordato poi, tra le norme destinate a tutelare le vittime di violenze, "la possibilità che nella fase iniziale che si svolge dinanzi al questore, prima del procedimento penale, chi denuncia possa conservare l'anonimato. Inoltre le donne immigrate che subiscono violenza e maltrattamenti in ambito domestico potranno ottenere il permesso di soggiorno a scopo di tutela, mentre gli stranieri autori delle violenze potranno essere espulsi".

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