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Anche la musica si ferma per l’epidemia. Allora, nel giorno delle donne, rifugiatevi in Nina Simone e Kate Bush

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

Oggi è la giornata internazionale dei diritti delle donne, ma per poterla celebrare come si dovrebbe, ben poco si agita sotto il cielo della musica, in questi giorni tristerrimi e desolati per l’Italia, con il sabato notte che ha promesso di chiudere quasi a chiave l’intera Lombardia e 11 province, dopo gli inattesi e pericolosissimi stravizi collettivi del sabato. Aboliti festeggiamenti e cortei, non depone bene che digitando "8 marzo" su Google, lunghe pagine si aprano e continuino con la canzone omonima di Tecla Insolia presentata al Festival di Sanremo.

Ci pare che ci sia anche altro da ascoltare, se se ne ha voglia: celebriamo intanto grandi donne con le loro canzoni, suggerirei. Facciamoci, chessò, un’indigestione di Nina Simone che è fichissima e apre la mente, andiamo a scovare Kate Bush uno dei pochi portenti femminili inglesi. E riscopriamo le potenti voci italiane della musica d’autore: per esempio, Alice con le canzoni di Battiato o in duetto con lui. Intenzionalmente, propongo idee vecchie e gloriose, per allontanarci dal presente e prendere fiato. Dentro questa scatola dove io scrivo e voi leggete, c’è un grande mondo da (ri)scoprire, non dimentichiamolo.

Anche perché, in questi giorni, la musica è come sospesa per virus, se non fosse per il malinconico programma del sabato sera su Raiuno. Ed è un danno, oltre che immenso economicamente per il settore, anche per noi che restiamo privi delle gioiose aspettative un po’ bambinesche per un album che sta per uscire o per un tour che sta per arrivare. Invece niente. L’Italia della musica ha chiuso i battenti almeno fino al 3 aprile e speriamo basta: perché niente come la musica attira le folle, e niente come le folle attira il virus. Dunque, tour rinviati e da riprogrammare, tutto spostato in avanti; molte nuove uscite sono temporaneamente bloccate, perché ormai la promozione è più importante degli album stessi. Così siamo messi.

Naturalmente si aspettava una canzone sul Corona Virus, e infatti sta arrivando dagli Stati Uniti ad opera di Andrew VanWynGarden degli intelligenti e brillanti MGMT. Come racconta Rockol, il vocalist della band di Brooklyn ha registrato una canzone dedicata al temibile virus, ma ha anche confessato sui social che deve ancora scriverne il testo. Aspettiamo pure questa, con qualche curiosità e la speranza di accoglierla ormai come souvenir di un periodaccio orribile.

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