Piano per le Libertà e I Diritti delle Donne iraniane
Adottato nell’ Aprile 1987Come per le altre ratificazioni del Consiglio per l’era post-Khomeini la dichiarazione specifica il piano d’azione del futuro Governo Provvisorio riguardo ai diritti e alle libertà delle donne. Gli articoli della dichiarazione sono quelli che seguono:
1- Il diritto di eleggere ed essere elette in tutte le elezioni, e il diritto al suffragio in tutti i referendum.
2- Il diritto d’impiego e libera scelta di professione, e il diritto di tenere una posizione pubblica o governativa, la scelta di professione, incluso la presidenza o la giurisdizione in tutte le istituzioni giuridiche.
3- Il diritto di libertà politica e di attività sociale, nelle interazioni sociali e il diritto di viaggiare senza il permesso di una terza persona.
4- Il diritto di libera scelta di vestiti e velo.
5- Il diritto di usare, senza discriminazione, tutte le risorse istituzionali, riguardanti l’educazione, le attività atletiche e artistiche; e il diritto di partecipare a tutte le competizioni atletiche o artistiche.
6- Il riconoscimento delle associazioni delle donne e il supporto delle loro formazioni distribuite in tutto il paese. Considerazione di speciali privilegi in vari campi sociali, amministrativi, culturali e particolarmente nell’educazione, per abolire le disuguaglianze e le forti oppressioni delle donne.
7- Un salario equo e proporzionale al lavoro, proibizione di qualsiasi forma di discriminazione nel lavoro e durante l’impiego; equo accesso a vari privilegi come vacanze, benefici pensionistici e compensazioni per disabili, godimento dei benefici dovuti ai figli e al matrimonio e pensione; diritto di salario e speciali trattamenti durante la gravidanza, la nascita del bambino e cura degli infanti.
8- Assoluta libertà nella scelta dello sposo e di matrimonio, che può avere luogo solo con il raggiungimento dell’età legale; nella vita familiare, ogni forma di obbligazione o coercizione della moglie è proibita.
9- Uguali diritti di divorzio; il divorzio dovrà essere processato da un qualificata corte di giustizia; le donne e gli uomini sono uguali nel presentare domanda di divorzio; la custodia dei bambini e il sostegno così come le questioni finanziarie saranno determinate dal verdetto del divorzio.
10- L’appoggio alle vedove e alle donne divorziate e per i bambini in loro custodia; la cura avverrà attraverso un Sistema di Welfare Sociale Nazionale.
11- L’eliminazione delle ineguaglianze legali riguardo a testimonianza, custodia, ed eredità.
12- La poligamia è proibita; per speciali circostanze, la legge potrebbe specificare particolari riarrangiamenti.
13- Proibizione di tutte le forme di violenza sessuale di donne o di ogni pretesto, e abrogazione i tutti i costumi, leggi e provvisioni che autorizzino il padre, la madre, un parente, un tutore o chiunque altro a cedere una ragazza o una donna, con il pretesto del matrimonio o altro, per gratificazioni sessuali o violenza.
La dichiarazione qui descritta è stata unanimemente ratificata e firmata il 17 Aprile 1987, da tutti i membri-organizzazioni ed esponenti del Consiglio Nazionale della Resistenza.