Diritti delle donne: a Prato gran consulto della società civile
Prato – E’ stata trattata giornalisticamente come uno scoop e in effetti non poteva non colpire la notizia che dal 3 novembre e fino alla fine dell’anno le donne lavoreranno gratis. Nessuna esagerazione: questi 59 giorni di lavoro non retribuito sono il frutto di calcoli che l’Unione europea ha fatto sulla base della differenza dei salari fra maschi e femmine che è di circa il 16,3 per cento.
Il cosiddetto “gender pay gap” è una delle iniziative dell’Unione europea come tappa nella difficile opera di sensibilizzazione sulle discriminazioni fra i generi e dunque sulla lunga strada da percorrere per giungere a una vera parità di diritti, anche nei contratti e nelle opportunità di carriera visto che, per esempio, su 79 posizioni di vertice per la collaborazione con i ministri di un governo che per la prima volta vede 6 donne ministro, solo 14 sono donne, il 18% del totale. Le donne occupano il 31% dei posti da parlamentare e il 28 per cento di quelli da dirigente pubblico (dati 2014).
C’è tuttavia un aspetto della quotidiana violazione dei diritti delle donne che supera tutti gli altri per l’eccezionale drammaticità. Il 25 novembre è il giorno nel quale le Nazioni Unite e il mondo intero invitano a riflettere sulla violenza perpetrata in misura sempre maggiore sulle donne. E’ un fenomeno terribilmente quotidiano che ci accompagna quasi ogni sera nelle notizie dei telegiornali. Il femminicidio è solo la punta dell’iceberg di un fenomeno di violenze, maltrattamenti, prepotenze di cui è difficile fornire la dimensione dal momento che spesso tutto ciò avviene all’interno delle mura domestiche.
Nel 2014 sono state 115 le donne uccise e 100 quelle che sono sfuggite all’assassino, secondo le fonti di stampa. L’anno prima si era toccato un record intollerabile con 179 donne uccise, una vittima ogni due giorni (rapporto Eures sul femminicidio in Italia). I dati ci dicono che più dei due terzi dei femminicidi sono compiuti in ambito familiare o affettivo: “Un processo che vede vittime le donne particolarmente accelerato negli ultimi 25 anni, considerando che le donne nel 1990 rappresentavano appena l’11,1% delle vittime totali”.
Da qualunque punto di vista si prenda la questione, il problema della difesa dei diritti delle donne e la necessità che vi sia una incessante opera di sensibilizzazione su tutti i fronti rimane al livello di un’urgenza acuta ed è questa urgenza che ha spinto l’Associazione lItaliaintesta di Prato a organizzare un pomeriggio di confronto e discussione con la partecipazione di politici, giuristi, esperti ed esponenti della società civile pratese. Titolo: I diritti delle donne. L’evoluzione del pensiero femminile: traguardi raggiunti tra discriminazione e squilibri (Venerdì 20 novembre, ore 17 – Sala Consiliare del Comune di Prato, Piazza del Comune).
Il convegno si aprirà con un momento di riflessione sul tremendo attacco terroristico avvenuto a Parigi il 13 novembre scorso. Un gruppo di studentesse pratesi guidate dalla rappresentante del Miur Elisabetta Faggi, leggerà l’articolo che Valeria Solesin , 28 anni di Trento, volontaria di Emergency, dottoranda in demografia all’Idem della Sorbona di Parigi, una delle 129 vittime del massacro jihadista, scrisse sulla rivista Neodemos due anni fa nel quale paragonava il lavoro femminile in Italia a quello francese.
Sul palco interverranno consiglieri regionali (Ilaria Bugetti, Nicola Ciolini, Massimo Baldi) il presidente dell’Ordine degli avvocati Lamberto Galletti con la collega Angela Pasqua. Seguiranno poi relazioni che faranno il punto sul percorso di parità tra uomo e donna nella legislazione italiana (gli avvocati Anna Edy Pacini ed Elena Augustin). Il PM Laura Canovai parlerà della Convenzione di Istanbul ratificata dal Parlamento italiano nel 2014 sulla prevenzione e la lotta contra la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica. Di particolare interesse anche l’intervento del presidente del Tribunale di Prato Ettore Nicotra sulle difficoltà dell’accertamento delle responsabilità nei processi di violenza sulle donne. Antonella Cardone, infine, direttore presso Units, Università terzo settore di Pisa, farà il punto sulle politiche europee di contrasto alla violenza di genere.
Sponsor della giornata, il Comune di Prato, rappresentato dall’assessore alle Pari Opportunità Mariagrazia Ciambellotti.
Foto: www.voxdiritti.it