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Diritti delle donne: le leggi ci sono, occorre l’impegno per applicarle

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Prato - Si è svolto a Prato un interessante convegno su “ I diritti delle donne l’evoluzione del pensiero femminile tra discriminazioni e squilibri” a cura del coordinamento Litaliaintesta Prato e Provincia moderato dal direttore di Stamp Toscana, il giornalista Piero Meucci, a cui hanno partecipato i rappresentanti del mondo politico cittadino, le Istituzioni,giuristi ed esperti del diritto: avvocati e magistrati e in rappresentanza di Adesso Prato, letto da Samanta Magara nella Sala Consiliare il documento contro la violenza di genere, scritta dal coordinatore Andrea Dominijanni.

Un incontro organizzato con il patrocinio  del Comune di Prato in collaborazione con il Tavolo delle Pari Opportunità dell’assessore Mariangela Ciambellotti che ha aperto una serie di iniziative dedicate al 25 novembre, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. In prima fila ben visibile una poltrona vuota a sostegno della associazione “posto occupato” della quale ha parlato Antonella Gramigna, del direttivo nazionale dell’associazione Litaliaintesta, per ricordare tutte quelle donne uccise e che non potranno più essere nei luoghi istituzionali, oppure a teatro, al cinema,a scuola.

Emozionante l’apertura del convegno con cui un gruppo di studentesse delle scuole medie superiori pratesi: Istituto Buzzi, Marconi e Liceo Copernico della Consulta degli studenti, accompagnate da Elisabetta Faggi, Referente provinciale MIUR in collaborazione con la dirigente amministrativa Paola Pancini, hanno ricordato Valeria Solesin leggendo un articolo pubblicato sulla rivista Neodemos, in cui la ricercatrice e dottoranda italiana all’ Istituto di Demografia dell’Università Paris 1 ,la Sorbona,metteva in evidenza le differenze del lavoro femminile in Francia e in Italia.

Prima delle relazioni è stata consegnata all’assessore Ciambellotti un documento  del Presidente nazionale dell’associazione Litaliaintesta, Paolo Briziobello, indirizzata al Sindaco Matteo Biffoni, e letta dalla Coordinatrice in cui si manifesta la ferma condanna alla violenza contro le donne e l’invito all’amministrazione pratese alla posa di una targa in un luogo simbolo o in una strada aderendo così a un progetto inteso a coinvolgere tutte le amministrazioni comunali, attraverso i suoi coordinamenti, per un percorso di “Nuovo Welfare”dei diritti.

La politica interpellata su cosa intende fare per porre fine a questa inaudita escalation di violenza che quest’anno ad oggi conta più di 109 vittime,dopo l’”annus horribilis ” del 2013 con ben 179 donne uccise che vuol dire una ogni due giorni, il Consigliere Regionale Regione Toscana, Massimo Baldi, ha  affermato che “abbiamo bisogno di azioni mirate per l’intervento di emergenza per l’accoglienza e l’informazione” e ” i centri antiviolenza”, prosegue, “sono uno dei progetti migliori del pensiero femminista”, anche se “è necessario ricorrere ad interventi per correggere quelle premesse culturali e sociali che insieme determinano lo “status quo” in cui prolifera la violenza in tutte le sue declinazioni e dunque è urgente agire con azioni attive sulla conciliazione familiare per sviluppare una azione culturale che si apra con l’istruzione e la formazione, il sapere del sopruso e il marketing della parità di genere”.

A sostegno del suo intervento quello di Antonella Cardone Direttore dell’UniTs Universita’ Terzo Settore di Pisa, che ha evidenziato i progressi fatti in materia di aiuti e prevenzioni in Europa per tentare di arginare i fenomeni della violenza alle donne ma anche quanto ci sia ancora da fare affinché si spezzi la catena dell’odio maschile  nei confronti del genere femminile. Interessante a questo punto la risposta della legge  ampiamente rappresentata in questa manifestazione dall’avvocatessa civilista Anna Edy Pacini che ha fondato a Prato nel 1997,insieme alla Cooperazione Alice, il Centro antiviolenza la Nara dove ha svolto consulenza legale fino al 2015, quando ha accettato un mese fa la presidenza del Centro di Ascolto Anna Maria  Marino, per le vittime di ogni sopruso ,associata a SVSL di Milano della avvocatessa Ebla Ahmed

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La Pacini ha parlato delle tappe fondamentali per la parità di uomo e donna nel diritto civile con riferimento all’articolo 3 della Costituzione e la legge n’151 del ‘ 75, a cui si è agganciata l’avvocatessa penalista Elena Augustin, esperta in materia di volontariato in Avis, AIDO , Centro dei diritti del malato attualmente Responsabile della Commissione Carcere e Sistema Sanzionatorio Penale, che ha posto l’attenzione sulle leggi che hanno cambiato l’Italia perché  hanno riguardato soprattutto le donne, con un intervento  dal delitto d’onore alla normativa sulla violenza sessuale e sul contrasto alla violenza di genere.

Sull’importanza della Convezione di Istanbul,divenuta legge nel 2013 con il “Si” unanime del Senato, ha parlato il Sostituto Procuratore Laura Canovai Presidente della Giunta Distrettuale della Associazione Nazionale Magistrati per la Toscana, affermando che con questa legge l’Italia potrebbe finalmente ripagare un debito enorme contro tutte le donne uccise dai loro compagni, mariti, partner o ex partner violenti, intendendo così tutelare le donne dalla violenza maschile e, ha concluso il Presidente di Corte di Appello di Firenze Ettore Nicotra, (a Napoli nel collegio giudicante per l’omicidio di Silvia Ruotolo, condannò all’ergastolo i killer della donna) ,con una  relazione sulle difficoltà per l’accertamento giudiziale delle responsabilità che vedono parti in causa e lese le donne vittime di violenza, mettendone in evidenza  la complessità delle dinamiche all’interno dei processi che le coinvolgono sottolineando come il più delle volte è quasi impossibile per il  giudice di arrivare in tempi brevi a emettere una sentenza di giusta condanna.

Nella foto: da sinistra Ettore Nicotra, Laura Canovai, Anna Edy Pacini

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