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[ Arezzo ] Rifondazione Comunista, ecco i buoni auspici per il 2016

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

Il 2015 è stato un anno pesante e complicato, sotto tutti gli aspetti: alla crisi collettiva sociale, economica, politico-istituzionale e ecologico-ambientale, si è aggiunto il poderoso riemergere della cultura dell’individualismo sfrenato, del corporativismo e dell’egoismo dell’avere, del possedere, del conquistare a discapito di coloro che sono dietro di te nella fila degli ultimi.

“Anche in Italia la crescita impetuosa di un sistema economico fortemente squilibrato e contorto ha allargato la forbice delle disuguaglianze, con i ricchi sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri.

Quali sono, quindi, le drammatiche sfide che ci attendono nel 2016, con l’auspicio che possano essere affrontate così tanto bene da vincerle? La prima sfida è quella della riconquista dei diritti del lavoro e nel lavoro (probabile un referendum abrogativo del jobs act) contro una deregulation che ha smantellato le tutele dei lavoratori a favore esclusivo delle esigenze economiche dell’impresa: è decisivo tornare a mettere in discussione i rapporti di forza nei luoghi di produzione, così da poter parlare non solo di salari e orario di lavoro, ma anche di come e per cosa si lavora e per quali prospettive sociali, economiche, ambientali.

La seconda è mettere granelli di sabbia, così da incepparlo, nel mostruoso ingranaggio dell’economia modello “Las Vegas”, basata sulle speculazioni finanziarie e sui giochini di borsa e non sulle merci prodotte, che impone a nazioni intere – prima la Grecia, poi la Spagna e il Portogallo, ora l’Italia – spericolati salvataggi di banche facendo pagare comunque a risparmiatori e cittadini i costi di tali operazioni.

La terza sfida è la questione generale della democrazia – con le contro-riforme costituzionali basate sul Piano piduista del non rimpianto Gelli e con una legge elettorale (italicum) anti-democratica tanto quanto il porcellum – che ci vedrà in prima fila nelle 2 battaglie referendarie per dire NO allo stravolgimento della Costituzione antifascista e SI all’abrogazione dell’italicum.

La quarta riguarda la sempre più necessaria e urgente conversione ecologica dell’economia, accompagnata da una rapida transizione energetica verso un pianeta senza più combustibili fossili: questo tema, ecologico-ambientale, è interconnesso con la straordinaria opportunità di creare decine di migliaia di posti di lavoro sani, salubri, sensati, giusti, tramite la partecipazione di tutte e tutti alle decisioni che riguardano ogni aspetto della nostra esistenza, partendo dal cosa, come e quanto produrre, dal cosa consumare o utilizzare senza aggravare ulteriormente divari e squilibri tra chi ha tutto e chi niente.

La quinta sfida è quella contro la cattiva scuola, una pessima riforma che demolisce il suo carattere pubblico e la rende serva della logica spietata e competitiva del mercato: anche qui costruiremo un fronte referendario per il mantenimento di una scuola pubblica e universale. La sesta riguarda i diritti delle donne che patiscono femminicidi, stupri, discriminazioni e che sono soggette a ogni tipo di sfruttamento, soprattutto a causa di un governo che taglia selvaggiamente lo stato sociale e di conseguenza ne scarica il peso sul lavoro di cura (non pagato) delle donne.

La settima sfida è la difesa – a tutti i costi e ad oltranza, sia a Roma che a Firenze – dell’universalità del diritto alla salute, con la sanità che deve rimanere pubblica e per tutti, finanziata con la fiscalità generale e non svenduta al privato con annesse assicurazioni sanitarie: tutto ciò per evitare (perchè è questa purtroppo la strada percorsa sia da Renzi che da Rossi) che una minoranza di persone possa permettersi, poiché ricca, di curarsi e di campare più a lungo e in salute…e invece una maggioranza la quale, non avendo possibilità economiche, non possa curarsi e viva di meno e peggio.

Queste sono sfide da far tremare i polsi, ma che vale la pena affrontare nel 2016: perché, per dirla con il rimpianto Enrico Berlinguer, “noi siamo convinti che il mondo, anche questo terribile, intricato mondo di oggi può essere conosciuto, interpretato, trasformato, e messo al servizio dell’uomo, del suo benessere, della sua felicità.

La lotta per questo obiettivo è una prova che può riempire degnamente una vita”.

Fausto Tenti, Segretario provinciale PRC Arezzo

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