Dopo l’ultimo femminicidio a Cuneo, la Lega chiede norme più severe
Dopo l’ultimo femminicidio a Cuneo, la Lega chiede norme più severe. Lo afferma Gianna Gancia, europarlamentare della Lega, da sempre impegnata per i diritti delle donne esprimendo dolore e condoglianze alla famiglia della vittima.
A livello europeo, a oggi, non esiste una definizione univoca del reato di femminicidio fra i diversi Stati membri, manca tuttora un Osservatorio dedicato e le indagini Eurostat non rendono la drammaticità del fenomeno causandone involontariamente la sottovalutazione.
Occorre che l’Europa stabilisca una direttiva espressamente dedicata al femminicidio, che vincoli gli Stati membri all’adozione di leggi preventive e repressive sempre più efficaci contro gli assassini, come il codice rosso fortemente voluto in Italia dalla Lega e dall’allora ministro Giulia Bongiorno. Serve, inoltre, destinare una quota dei fondi strutturali all’emanazione di provvedimenti efficaci che salvino vite umane prima che sia troppo tardi.