l'assessora Massetti sui diritti delle donne « ilTamTam.it il giornale online dell’umbria
L’amministrazione comunale ha concesso l’uso gratuito della Sala del Consiglio al Movimento per la Vita di Todi che, nei prossimi giorni, organizza una conferenza sul tema della maternità, a cui è stata invitata Costanza Miriano.Costanza Miriano è l’autrice di alcuni pamphlet sul ruolo della donna, uno di questi, il più famoso, forse solo grazie al titolo, è “Sposati e sii sottomessa”. Il libro, il titolo è esplicito, propone una visione della donna che è quanto di più distante dalle mie convinzioni sul ruolo delle donne nella società e nella storia.La Miriano propone un’idea di donna in funzione ancillare a quella dell’uomo, propria delle culture cattoliche più conservatrici, che relega le donne e il loro corpo al ruolo di mogli e madri, proprio in virtù della loro differenza.La giornalista consiglia le sue amiche di abbandonare la fatica del doppio ruolo, che sarebbe derivata dall’aver perseguito idee egualitarie e libertarie e di tornare a svolgere il più “naturale” ruolo di custode della famiglia tradizionale.Trovo queste teorie offensive della dignità delle donne, che si sono battute e continuano ancora oggi a battersi per emanciparsi dalle più diverse forme di discriminazione, nella famiglia, nella formazione e nel lavoro, per sconfiggere pregiudizi e stereotipi che ne limitano la libertà e il diritto all’autodeterminazione.Tuttavia ritengo che concedere l’uso della Sala del Consiglio ad un’associazione che professa convinzioni così distanti dalle mie, e da tante e tanti che sostengono l’amministrazione Rossini, significa aver fatto una scelta politica chiara, quella di garantire il diritto di manifestare il proprio pensiero a tutti quelli che lo vogliono fare, nella consapevolezza che quella sala è di tutti.Altro non avrebbe potuto né dovuto fare la Giunta comunale, per rispetto alla funzione istituzionale che le è affidata, rappresentare tutti i cittadini di Todi, non solo quelli che l’hanno sostenuta al momento delle elezioni.In passato, altri hanno scelto di comportarsi diversamente, dimostrando scarso senso istituzionale e poco rispetto per le opinioni altrui.Sono convinta che la garanzia dei diritti, sia la cifra del centro sinistra ed il terreno su cui l’amministrazione si cimenta quotidianamente, portando a casa anche qualche buon risultato, non solo dichiarando l’ adesione ai valori di uguaglianza, libertà e parità, ma nella concreta azione di governo.La mia amica Camilla Todini, ha ricordato le iniziative di informazione e sensibilizzazione sui temi della violenza di genere, di cui anche lei è stata protagonista, organizzate per favorire la fruizione di importanti servizi della rete antiviolenza umbra, che sono attivi, ora, anche a Todi.Nello Statuto del Comune di Todi è stata introdotta la norma antidiscriminatoria ed è stata istituita la Consulta per le pari opportunità e le politiche di genere, con piena adesione da parte di Giunta e Consiglieri di maggioranza.Così come l’amministrazione Rossini sostiene le donne attivando misure di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, come il family help o la badante di condominio, aumentando il numero di bambini che possono frequentare i nidi pubblici.E non posso dimenticare importanti iniziative culturali promosse dall’assessorato alle pari opportunità e da quello alla cultura, la più importante delle quali è il Festival dei Diritti Umani.Penso però che sia giusto manifestare il proprio dissenso rispetto alle tesi sostenute dalla Miriano, come fanno le amiche e gli amici che hanno sottoscritto l’appello di Camilla Todini, non per attaccare l’amministrazione comunale, ma per far sentire forte la voce della Todi laica (anche di ispirazione cristiana), che rifiuta modelli stereotipati di donna e si batte per le libertà e i diritti di tutte e tutti, è auspicabile anzi che più di uno/a prenda la parola su questo tema e stimoli il confronto civile, nel rispetto reciproco.