esce il libro che racconta la storia di Emmeline Pankhurst, guerriera dei diritti delle donne

Si avvicinano date importanti, l’8 marzo giorno dedicato alle donne e il 10 marzo, anniversario del primo voto delle donne. Tutt’altro che scontati ancora oggi, i diritti delle donne e la battaglia per essi sono raccontati nel nuovo Suffragettelibro edito Castelvecchi

Le suffragette

Entrate nella storia come quel movimento che si batteva per il diritto di voto alle donne, quello delle suffragette non fu un cammino semplice e simboleggió la presa di coscienza non solo da parte delle donne stesse ma anche della societá che ormai esse non erano più disposte ad essere messe da parte, nella vita pubbluca, politica, lavorativa; chiedendo paritá di diritti e dignità con gli uomini. Emmeline Goulden Pankhurst è l’attivista politica britannica che guidò le suffragette nel Regno Unito avendo il merito di aver creduto nella parità dei diritti delle donne e combattuto per esso. Questa donna coraggiosa ci ha lasciato una autobiografia titolo del libro in uscita: Suffragette, la mia vita e che ha ispirato il film nelle sale il 3 marzo

Il libro di una suffragetta

Suffragette. La mia vita è l’autobiografia di Emmeline Goulden Pankhurst e, anche il racconto della sua battaglia che si identifica con la sia vita: “Fortunati sono quegli uomini e quelle donne che nascono in un’epoca in cui è in corso una grande battaglia per la libertà umana. Ed è una fortuna in più avere dei genitori che prendono parte ai grandi movimenti del loro tempo in prima persona. Io sono felice e riconoscente che questo sia stato il mio caso”. Ecco cosa scriveva nel suo libro. Fortunata si sentiva di rappresentare la sua battaglia, a qualunque costo le donne avrebbero votato e quello, sappiamo, sará solo il primo dei diritti rivendicati. Era bambina e conosceva già il significato delle parole schiavitù ed emancipazione, perché fin dall’infanzia la futura militante era stata abituata ad ascoltare discussioni pro o contro la schiavitù e la Guerra Civile americana. Nonostante l’ambiente familiare emancipato lei sentiva che qualcosa non andave: “persino nella mia stessa casa, una specie di falsa idea”. Capì che era da quella latente ipocrisia che bisognava staccarsi, quella sotterranea credenza che l’uomo potesse essere quello che voleva mentre ka donna no andava combattuta e cambiata. “Non ci potrà mai essere una pace reale sulla terra finché alla donna, la metà della famiglia umana, non sarà data libertà nei consessi del mondo”

Il movimento delle Suffragette portó al voto le donne 70 anni fa, il 10 marzo e, per questa occasione insieme al libro nelle sale anche il famoso film omonimo diretto da Sarah Gavron con MerylStreep, Carey Mulligan e Helena Bonham Carter, uscito lo scorso ottobre negli Stati Uniti e in Italia nel febbraio 2016.