l'empowerment è (anche) un dovere
I diritti delle donne navigano in acque torbide: 66esima nell'indice delle differenze di genere, l'Italia non è un paese per donne. Ecco perché l'empowerment, l'emancipazione, è un dovere anzitutto femminile.
Diritti delle donne: il primo traguardo è conquistare la parità economica, solo così si potranno ottenere altre conquiste.
Insomma, il cammino dei diritti delle donne è impervio. Lasciando da parte i due estremi - le donne dei cosiddetti Paesi in via di sviluppo e le attrici di Hollywood (a loro volta discriminate nei salari) - le donne italiane navigano in acque particolarmente torbide. Per farsene un’idea basta considerare che l’indice mondiale sulla differenza di genere che misura la distanza fra i sessi in base a criteri economici, politici e sociali, piazza l’Italia al 66esimo posto su 136 paesi: dalla Francia agli Stati Uniti passando per Germania, Spagna (12esima), Canada, Australia e perfino Argentina stanno tutti (tranne noi) nella top 30.
L’aspetto più deprimente è che non solo si fa troppo poco per sanare il divario, ma non se ne parla mai se non per raccontare punte d’iceberg, emergenze. Quello che ci vorrebbe, invece, sarebbe un dibattito costante, costruttivo, per aiutare la maggioranza della popolazione (essì, ci sono più donne che uomini) a vivere una vita migliore. Quella che spetta loro per diritto.
Se per arrivare a tanto dovranno passare ancora i decenni, garantire la parità economica sarebbe già un gran risultato che, a sua volta, potrebbe scaturirne altri: “L’autonomia salariale significa autodeterminazione - spiega Lorella Zanardo autrice del documentario Dal Corpo delle donne, il documentario del 2009 che denunciava il sessismo televisivo -. Avere indipendenza economica è ancora oggi la cosa fondamentale per l'uguaglianza tra i sessi, nei rapporti familiari e di lavoro. Inutile meravigliarsi di tanta violenza domestica se non ci si può ribellare per mancanza di autonomia economica o di tassi di nascita ai minimi storici se le condizioni di lavoro non permettono di fatto la maternità”. Una battaglia che per prime devono combattere le donne: “Protestate, protestate e protestate. Qualcosa accadrà. L'empowerment, ossia il processo di crescita, di miglioramento, è nelle nostre mani”. L'eldorado rosa ancora non è (ancora) di questo mondo ma se tutte fanno sentire la loro voce, dalla società alla politica, sarà (solo) questione di tempo: l'empowerment è un diritto ma anche un dovere di ogni donna.
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