La violenza sui luoghi delle donne
Comunicato stampa - 19 giugno 2016
L’Ufficio Concessioni di Roma Capitale (Dipartimento Patrimonio Sviluppo e Valorizzazione) ha inviato ad Assolei onlus la richiesta di liberare i locali di Via Benedetta, 28, entro 30 giorni dal ricevimento della stessa (1 giugno 2016) ritenendo, da parte degli Uffici comunali venuto meno il titolo che ne legittima la permanenza.
La concessione dei locali dopo una prima assegnazione è stata formalizzata con regolare contratto nel 2006, e con richiesta di rinnovo nei termini previsti nel 2012, richiesta cui gli uffici comunali non hanno opposto eccezioni, lasciando intendere un tacito consenso avvalorato dall’emissione dei bollettini di richiesta del canone, regolarmente pagati dall’Associazione scrivente. Inoltre la motivazione dell’Ufficio con la quale si richiede la restituzione dei locali risulta quanto mai fumosa richiamandosi a “Linee guida per il riordino del patrimonio in concessione” e ad un mancato perfezionamento del titolo concessorio che per giurisprudenza consolidata senza esplicito dissenso si intende prorogato.
Un provvedimento del genere da parte dell’Amministrazione capitolina, se attuato, priverebbe di fatto donne in grande difficoltà e spesso in pericolo di vita di una concreta possibilità di salvezza. E tutto questo, che possiamo definire una forma di accanimento nei confronti di Associazioni di volontariato, di Centri Antiviolenza e di luoghi che offrono protezione e rifugio per donne in difficoltà e per i propri figli, appare persino grottesco quando la retorica politica si vanta di voler intervenire nel contrasto del tragico fenomeno in crescente aumento del femminicidio. La violenza sulle donne si contrasta con interventi concreti, nelle scuole, nella formazione degli operatori pubblici e delle forze dell’ordine, delle operatrici e degli operatori sociali. In ogni Municipio servirebbe un forte implemento e sostegno delle realtà come AssoLei, da parte della Pubblica amministrazione, non certo una ingiusta penalizzazione! C’è bisogno di rivedere al più presto questi provvedimenti amministrativi che tradiscono anche lo spirito e la sostanza della riforma del Terzo Settore che è stata approvata in via definitiva dal Parlamento il 25 maggio scorso.
La reale volontà di contrastare la violenza sulle donne e di restituire loro serenità e futuro ha bisogno di atti concreti non certo di ulteriore violenza!!
Comitato Esecutivo di Assolei onlus