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La violenza sui luoghi delle donne

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

Comunicato stampa - 19 giugno 2016

L’Ufficio Concessioni  di Roma Capitale (Dipartimento Patrimonio Sviluppo e Valorizzazione) ha inviato ad Assolei onlus la richiesta di liberare i locali di Via Benedetta, 28, entro 30 giorni dal ricevimento della stessa (1 giugno 2016) ritenendo,  da parte degli Uffici comunali venuto meno il titolo che ne legittima la permanenza.

imageAssoLei è una Onlus impegnata, da oltre 20 anni, nella tutela dei diritti delle donne e i locali della sede sono un centro antiviolenza del Primo Municipio di Roma con attività di ascolto e consulenza gratuite per donne sottoposte a soprusi, discriminazioni e violenze psicologiche e fisiche. Dal 1995 Assolei  fa parte della Casa Internazionale delle Donne, ed è accreditata presso il numero nazionale 1522 del Dipartimento Pari Opportunità per il sostegno alle donne vittime di stalking, maltrattamenti e violenze. E’ componente della Consulta regionale femminile della Regione Lazio, collabora con l’Osservatorio Interuniversitario sugli Studi di Genere, Parità e Pari Opportunità (GIO). E’ impegnata nell’attività di ricerca e formazione sulle tematiche legate al genere e alla prevenzione di ogni forma di discriminazione. Presso la sede di Via Benedetta, 28 svolge attività di sportello e di ascolto garantendo, come centro antiviolenza accreditato e riconosciuto dalla Regione Lazio, servizi di accoglienza, consulenza e assistenza legale e psicologica a donne, italiane e straniere, vittime di maltrattamenti, stalking, violenze, soprusi e discriminazioni. Giova ricordare che i locali di Via Benedetta sono da 20 anni punto di riferimento per la rete di servizi operanti nel I Municipio e non solo, con una media di 250/300 donne ascoltate e supportate ogni anno.

La concessione dei locali dopo una prima assegnazione è stata formalizzata con regolare contratto nel 2006, e con richiesta di rinnovo nei termini previsti nel 2012, richiesta  cui gli uffici comunali non hanno opposto eccezioni, lasciando intendere un tacito consenso avvalorato dall’emissione dei bollettini di  richiesta del canone, regolarmente pagati dall’Associazione scrivente. Inoltre la motivazione dell’Ufficio con la quale si richiede la restituzione dei locali  risulta quanto mai fumosa richiamandosi a “Linee guida per il riordino del patrimonio in concessione” e ad un mancato perfezionamento del titolo concessorio che per giurisprudenza consolidata senza esplicito dissenso si intende prorogato.

Un provvedimento del genere da parte dell’Amministrazione capitolina, se attuato, priverebbe di fatto donne in grande difficoltà e spesso in pericolo di vita di una concreta possibilità di salvezza. E tutto questo, che possiamo definire una forma di accanimento nei confronti di Associazioni di volontariato, di Centri Antiviolenza e di luoghi che offrono protezione e rifugio per donne in difficoltà e per i propri figli, appare persino grottesco quando la retorica politica si vanta di voler intervenire nel contrasto del tragico fenomeno in crescente aumento del femminicidio. La violenza sulle donne si contrasta con interventi concreti, nelle scuole, nella formazione degli operatori pubblici e delle forze dell’ordine, delle operatrici e degli operatori sociali. In ogni Municipio servirebbe un forte implemento e sostegno delle realtà come AssoLei, da parte della Pubblica amministrazione, non certo una ingiusta penalizzazione! C’è bisogno di rivedere al più presto questi provvedimenti amministrativi che tradiscono anche  lo spirito e la sostanza della riforma del Terzo Settore che è stata approvata in via definitiva dal Parlamento il 25 maggio scorso.

La reale volontà di contrastare la violenza sulle donne e di restituire loro serenità e futuro ha bisogno di atti concreti non certo di ulteriore violenza!!

Comitato Esecutivo di Assolei onlus

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