Salute: Bustreo (Oms), Italia diventi paladina diritti donne nel G7
ROMA, 14 LUGLIO – Nel 2015 oltre 300mila donne nel mondo sono morte di parto, e una su tre ha subito qualche forma di violenza. Bastano questi numeri, ha spiegato la vice direttrice dell’Oms Flavia Bustreo durante un incontro con i giornalisti a Roma, per dare la dimensione della sfida globale per i diritti delle donne di cui l’Italia, approfittando della guida del G7 l’anno prossimo, potrebbe farsi paladina.
Bustreo ha illustrato in una serie di incontri in Parlamento con le commissioni competenti e l’intergruppo sulle donne la nuova ‘Strategia Globale per la salute delle donne, dei bambini e degli adolescenti’ elaborata dall’Onu per il periodo 2016-2030. “Per il 2017 l’Italia deve ispirare la discussione su questi temi”, ha affermato Bustreo che a Montecitorio ha incontrato le deputate del gruppo di lavoro Salute globale e diritti delle donne, dell’Intergruppo Donne della Camera e del gruppo Agenda 2030: “Noi chiediamo iniziative concrete, i politici e i leader creino le condizioni per risolvere i problemi, a partire dagli effetti nocivi della migrazione sulla salute e sul benessere e su quelli a lungo termine dei cambiamenti climatici. La nostra agenda si basa su tre punti, assicurare la sopravvivenza delle donne, la loro piena salute e fare in modo che possano contribuire allo sviluppo economico”.
Metà dei 65,3 milioni di rifugiati nel mondo del 2015 sono donne, ha spiegato Bustreo, e la quota femminile è sempre più alta. “Sono orgogliosa di ciò che ha fatto e sta facendo l’Italia per la salute dei migranti” ha concluso Bustreo nel sottolineare che “la migrazione al femminile sta aumentando, non solo per scappare da crisi umanitarie e guerre ma anche per avere assistenza primaria”.(@ANSA).
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