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La storia delle 8 presentatrici tv egiziane sospese perché in carne

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

Roma, 18 ago. (askanews) - La tv di Stato egiziana ha sospeso otto presentatrici e ha ordinato loro di mettersi in dieta per un mese, consigliando alle giornaliste di tornare in video "con aspetto più adeguato". La vicenda, raccontata dalla Bbc, ha scatenato l'ira delle anchorwomen e le preoccupazioni di gruppi che militano per i diritti fondamentali. L'Unione della Radio e della Televisione Egiziana, (ERTU), è diretta peraltro da una donna, Safaa Hegazy, a sua volta una ex presentatrice. E se alcune delle giornaliste sospese hanno puntato il dito contro una decisione ingiusta in quanto non obiettiva sulle loro taglie ("non sono davvero grassa", ha sostenuto Khadija Khattab di Canale 2, in una intervista), i movimenti che si occupano di diritti delle donne hanno denunciato un problema più vasto: secondo i Centro per la Guida e la Consapevolezza legale delle Donne l'ordine di sospensione "viola la Costituzione" e in fin dei conti rappresenta una forma di violenza nei confronti delle donne. L'associazione ha chiesto che la ERTU faccia marcia indietro, ma i vertici hanno già fatto sapere che l'ordine non verrà revocato. Tuttavia, è stato precisato che l'ordine non verrà revocato. La vicenda ha diviso il mondo dei social, dove si alternano messaggi di sostegno alle otto presentatrici sospese e messaggi in cui vengono chiamate "bakabouzas", termine derogatorio per indicare donne sovrappeso. Orm-Int5

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