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Uganda, la ciclista Gianotti dona 73 bici a 73 attiviste impegnate nella promozione dei diritti delle donne

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

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KAMPALA, 14 Ottobre – “La bici in Uganda può salvare delle vite in caso di necessità, permette di accedere ai mercati locali, aiuta le persone a guadagnarsi da vivere, può essere usate per andare a scuola e garantirsi un’istruzione, o per raggiungere velocemente i pozzi e trasportare più facilmente l’acqua”. E’ per questa ragione che la ciclista italiana Paola Gianotti, titolare di due Guinness World Record, ha deciso di donare 73 biciclette ad altrettante attiviste ugandesi impegnate in progetti di protezione dei diritti delle donne e di salute materno-infantile in Karamoja. La consegna nei giorni scorsi: “E’ il mio record più grande”.

“Una bici per una donna in Uganda significa libertà, opportunità, possibilità, cambiare la propria vita”, aveva detto la donna più veloce del pianeta ad aver fatto il giro del mondo in bici, prima di lanciare la sua avventura in sella attraverso i 48 stati attigui degli Stati Uniti in 43 giorni. Un’impresa che oltre a valerle un altro record di velocità ha scatenato anche una gara di solidarietà.

L’obiettivo iniziale era mettere in vendita le 48 tappe del viaggio per poter acquistare 48 biciclette prodotte in Uganda da consegnare ad altrettante attiviste. Gianotti ha raccolto fondi per acquistarne 73, consegnate in questi giorni alle donne Karamojong.

Con il sostegno dell’Ambasciata d’Italia e della ONG italiana “Cooperazione e Sviluppo – Africa Mission” (C&D), Paola ha organizzato una visita in Uganda che si è aperta l’11 ottobre con un giro di Kampala in bici con venti atlete ugandesi. Poi la cerimonia di consegna di cinque bici ad altrettante attiviste presso la residenza dell’Ambasciatore d’Italia, Domenico Fornara, alla presenza del Ministro per la Karamoja John Byabagambi. Una seconda cerimonia di consegna delle rimanenti biciclette alle donne karamojong si è poi svolta nella sede dell’ONG italiana C&D a Moroto, in Karamoja.

La ciclista dei record, che ora mira a creare una micro-officina in Karamoja per la riparazione delle due ruote, a gennaio aveva anche pedalato per 2000 chilometri in due settimane, raggiungendo Oslo da Milano, per portare la candidatura della bicicletta al Nobel per la Pace: “E’ il mezzo di spostamento più democratico a disposizione dell’umanità, che non causa guerre, non inquina, fa bene al corpo e alla mente”. Il riconoscimento, annunciato una settimana fa, è andato a Juan Manuel Santos, presidente della Colombia dal 7 agosto 2010,  “per il duro lavoro svolto e gli sforzi risoluti nel portare la pace nel suo Paese”. (@annaaserafini)

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Arriva all’Onu a New York dopo le esperienze all’Agi Bruxelles e Repubblica Roma. Vincitrice di premi giornalistici e concorsi tra cui “America Decides 2012”. Oltre il giornalismo e la diplomazia, la passione per l’arte.

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