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Dall'Argentina arriva la protesta "in nero" delle donne

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

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A cominciare dall’Argentina, la scorsa settimana tutta l’America Latina, e non solo, ha visto propagarsi una fondamentale quanto unica manifestazione di protesta da parte della donne.

Chiamata “l’onda nera”, migliaia e migliaia di donne vestite a lutto hanno sfilato in tutte le più importanti città sudamericane per protestare contro il femminicidio, la violenza sulle donne e tutte le forme di discriminazione sessuale.

La protesta è stata scatenata dall’ennesimo crudele atto di violenza nei confronti di Lucia Peres, una ragazza di appena 16 anni, violentata e uccisa a Mar del Plata, in Argentina lo scorso 8 Ottobre.

Come primo atto di manifestazione contro le continue e sempre più frequenti violenze nei confronti delle donne, ad una settimana di distanza dall’episodio, è stata decisa l’astensione dal lavoro per un’ora da parte di tutte le donne del Paese.

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L’iniziativa è stata portata avanti dall’associazione argentina “Ni una menos” (nessuna in meno), nata nel 2015 con l’obiettivo di portare avanti campagne a fine sociali contro la violenza sulle donne e i femminicidi.

Secondo alcuni dati, in Argentina ogni anno scompaiono in media tre ragazze al giorno. Nel 2015 ci sono stati oltre 200 casi di femminicidio e quasi il 20% delle vittime aveva meno di 18 anni.

Sono dati che fanno rabbrividire e che si vanno ad intrecciare con altri problemi sociali legati alla discriminazione di genere e alle condizioni economiche di ampie fette di popolazione.

In America Latina la disoccupazione femminile è ancora a livelli altissimi e nel caso di chi ha fortunatamente un lavoro, gli stipendi a parità di mansione, sono molto più bassi rispetto a quelli percepiti dagli uomini.

Le donne sono spesso costrette a lavorare in ambienti di lavoro troppo disagevoli con paghe bassissime ed esposte a continue molestie sessuali da parte dei colleghi di sesso maschile. Questo vale non solo per l’Argentina ma per la gran parte dei Paesi sudamericani.

Ancora oggi le donne non godono a pieno di tutti i diritti civili introdotti nelle società europee ormai da decenni. Non ultimo il diritto all’aborto legale.

Per tutte queste ragioni ed in seguito alla crudele uccisione di Lucia Peres, lo scorso 19 Ottobre migliaia di donne hanno sfilato vestite di nero in segno di lutto nelle strade e nelle piazze di centinaia di città.

In Argentina, in Cile, Messico, Bolivia, passando dall’Uruguay e dall’Ecuador, ma anche in Spagna, Francia e Stati Uniti, la protesta silenziosa e composta delle donne vestite di nero, non ha fatto notizia sui media internazionali.

Tuttavia a livello locale qualcosa forse si è smosso e la manifestazione ha visto la partecipazione di tantissimi giovani e uomini che forse cominciano a prestare più attenzione ad una situazione ormai radicata in una società stantia ancora chiusa del tradizionale maschilismo e poco attenta ai diritti delle donne.

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