La scelta dell’America, scintille europee su Renzi, i nuovi diritti delle donne e il social eating
Negli Stati Uniti è il giorno del voto, il giorno più lungo: la festa della democrazia americana si celebra alle urne e il mondo intero trattiene il fiato. I due sfidanti, Hillary Rodham Clinton e Donald John Trump, concludono una campagna disseminata di colpi bassiche Gianni Riotta riavvolge per noi. Entrambi sono sicuri di vincere. La democratica promette: “Faremo la storia”. Il repubblicano ribatte: “Per l’apparato corrotto sarà la fine”.
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Gli ultimi sondaggi danno Clinton in vantaggio di tre punti, ma nelle elezioni americane ciò che conta è la vittoria negli Stati chiave. Potrebbe essere una lunga notte: La Stampa seguirà con gli inviati sul campo e con la redazione gli eventi sul sito, sui social media e con il giornale in edicola domani e giovedì. In partnership con i colleghi di SkyTg24 con i quali abbiamo raccontato l’ultimo mese di questa avvincente campagna elettorale.
Scintille europee e nostrane
Il premier Matteo Renzi è investito dalle scintille dell’Ue per l’affondo del presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker sui conti. Il vicedirettore Marco Zatterin spiega: “Lo sfogo di Juncker dà voce a pensieri amari sull’Italia molto diffusi a Bruxelles, giudizi che si sarebbe preferito relegare a conversazioni private e invece no”.
La tensione è alta anche in casa Pd. La nostra inviata Francesca Schianchi ha parlato con Renzi a Frosinone, dov’è andato a fare campagna elettorale per il referendum. Il premier le ha detto che Pierluigi Bersani “rischia di imitare Fausto Bertinotti nel 1998”.
I diritti delle donne e dei cognomi
Oggi la Corte costituzionale si esprime sulla possibilità di avere anche il cognome della madre. Il caso è bizzarro perché l’Italia ha dal 2014 una proposta di legge approvata alla Camera che prevede tale possibilità, ma il testo non è ancora passato al Senato. Le richieste sono però in aumento, riguardano 10 mila famiglie.
I diritti si combattono anche in piazza: Parigi celebra con un flash mob la rivolta delle donne che chiedono l’uguaglianza salariale in tutta Europa.
La cena diventa social
“Indovina chi viene a cena?” non è più soltanto il titolo del famoso film del 1967. Andare a cena non al ristorante ma in casa è ormai un affare con ricavi stimati per 7,2 milioni di euro all’anno in Italia. Alla Camera si discute su come disciplinare il “social eating”.
Dal romanzo al grande schermo
Giovedì arriva nelle sale il nuovo film di Marco Bellocchio “Fai bei sogni”, liberamente ispirato dal romanzo del nostro Massimo Gramellini. Abbiamo intervistato il protagonista Valerio Mastandrea, che ci ha rivelato: “Per non fare imitazioni ho evitato di leggere il libro”. Il film ha varie scene girate anche nella redazione de “La Stampa”.
Buona lettura,
Maurizio Molinari