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i diritti delle donne ora corrono più veloci del virus - Torino Oggi

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

"Vogliamo ricordare a tutte le donne quanto sia importante correre per il proprio benessere. Perché la loro salute deve sempre venire prima di tutto il resto". Così Barbara Bruschi, docente del Dipartimento di Filosofia e Scienze dell'Educazione di Unito, presentando il tema cardine dell'edizione 2021 di Just the Woman I Am, manifestazione sportiva che da anni promuove la parità di genere e sostiene la ricerca contro il cancro. Sarà un evento virtuale, esteso nell'arco di una settimana, dal 7 al 14 marzo, come sempre organizzato dal CUS Torino in collaborazione con l’Università degli Studi e il Politecnico, e con il coinvolgimento attivo di numerosi altri atenei italiani.

"Recentemente sono state pubblicate statistiche allarmanti, secondo cui le donne sono risultate le prime vittime della pandemia per via della crisi economica innescata - ha continuato Bruschi -. Molte sono state licenziate o hanno dovuto rinunciare al lavoro per tornare a casa e rivestire i panni del care giver. Just the Woman I Am è un fatto di prevenzione, ricerca, conoscenza e realizzazione. Sappiamo che in momenti di crisi molte donne sono chiamate a occuparsi degli altri e perdono di vista la propria salute, abbassando la soglia d'attenzione. Dobbiamo quindi pensare che questo evento sia un monito per ricordare alle donne di pensare prima di tutto a se stesse. Ed è anche simbolo di una corsa verso lo sviluppo, l'inclusione, l'affermazione, che purtroppo a oggi non ci consente di vedere il traguardo. Per questo è importante non smettere mai di correre per avvicinarsi all'arrivo, che sarà tale quando tutte le donne del mondo potranno dire di aver raggiunto il loro obiettivo di benessere".

Sono circa 4 mila i partecipanti all'edizione 2020 che quest'anno hanno riconfermato la presenza. Ciascuno verrà inserito sulla pagina dedicata del sito www.torinodonna.it, un marker sulla piantina dell'Italia in corrispondenza della città da cui il runner prenderà parte alla manifestazione. In seguito tutti avranno la possibilità di condividere l'esperienza postando sui propri canali social una foto con l'obiettivo raggiunto. Ci sarà tempo fino alle ore 12 di lunedì 14 marzo per condividere la propria Just the Woman I Am con gli hashtag #torinodonna2021 #justthewomanIam2021 #sceglidinonmancare, e contribuire così a plasmare virtualmente la piazza rosa.

"Sono già 70 le città italiane collegate con Torino - ha annunciato il presidente del Cus Torino Riccardo D'Elicio - . Grazie al patrocinio del Cusi, possiamo vantare la collaborazione tra ben 50 Cus italiani, sperando di ricreare dal vivo la macchia rosa per le strade a partire dal prossimo anno. Abbiamo iscritti anche da Giappone, Maldive, Francia, Svezia e Germania. E se la Fiso nel 2022 sposerò il progetto, potremo ben sperare di interagire con 4 o 5 mila università nel mondo". 

Non mancherà, anche quest'anno, la vetrina scientifica riservata alla medicina e alla salute. Dal 9 all'11 marzo si svolgerà infatti il terzo convegno scientifico, accreditato ECM, “Nanoscience in Cancer Immunotherapy”, in modalità telematica. Ad aprirlo, nella serata dell’8 marzo, verrà diffuso in modalità streaming lo spettacolo “Le donne della scienza”. Sabato 6, grande giornata dedicata alla piazza virtuale, con webinar dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 sul tema della prevenzione.  

Con il pieno sostegno delle istituzioni, Just the Woman I Am riveste oggi anche il ruolo di trampolino verso il sogno delle Universiadi Invernali 2025, dopo l'appoggio da parte del governo alla candidatura di Torino e del Piemonte: "Lavoriamo per far sì che iniziative del genere possano essere sempre più numerose e più forti - ha ribadito l'assessore regionale allo sport Fabrizio Ricca -. Dal 2022 lavoreremo perché la corsa possa tornare in presenza, nella forma che tutti conosciamo".

"Parteciperò con mia figlia Sara, faremo la nostra camminata come tutti gli anni - ha poi concluso la sindaca Chiara Appendino, che si prepara alla sua ultima partecipazione in veste istituzionale -. Che sia una grande festa, non solo per le donne, perché l'inclusione è un argomento che deve interessare tutti noi". 

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