Divieto di espatriare per le donne nubili? «Torneremmo indietro di 60 anni»
GAZA - L'Alto Consiglio palestinese dell'autorità giudiziaria sciaraitica ha annunciato che rivedrà una circolare che, a pochi giorni dalla riapertura del valico di Rafah con l'Egitto, vieta alle donne nubili o vedove di lasciare la Striscia di Gaza senza l'autorizzazione scritta di un tutore, come potrebbe essere per esempio il padre. La misura, annunciata domenica, ha infatti determinato le proteste delle locali associazioni per la difesa dei diritti umani.
«Abbiamo deciso di riformulare la circolare», ha fatto sapere ieri il presidente dell'alto organismo islamico, Hassan Juju, come riporta Reuters. Il giudice non ha tuttavia precisato né quando né come la norma sarà modificata.
Nei giorni scorsi, la disposizione presa dall'organismo controllato da Hamas aveva suscitato numerose proteste nella Striscia. Manifestanti si erano radunati anche di fronte all'ufficio del presidente dell'alto consiglio islamico, che si occupa, fra le altre cose, di diritto di famiglia.
Vietare alle donne di viaggiare senza il permesso di un tutore «ci porta indietro di 60 anni ed è in contrasto con la legge che permette alle donne di ottenere il passaporto senza tutore o permesso», ha dichiarato ad Al-'Ayn Al-Ikhbariyya la direttrice del Centro per le ricerche e la consulenza legale per le donne, Zaynab al-Ghanimi. La disposizione, inoltre, è anticostituzionale in quanto implica una discriminazione in base al genere, ha aggiunto.
Per l'attivista Majda Shahada, la circolare è uno «schiaffo» al lavoro associativo in generale e femminile in particolare: «Nel 2021 chiediamo la parificazione dell'età del matrimonio a 18 anni per la Cisgiordania e la Striscia di Gaza, l'applicazione dell'accordo sulla tutela dei minori che il governo ha firmato, l'applicazione dell'accordo CEDAW che il governo ha pure firmato e il Consiglio dell'autorità giudiziaria sciaraitica priva le donne della libertà di movimento», ha affermato. «Vediamo questa decisione come un po' folle perché non esiste un potere che possa vietare ai nostri cittadini di viaggiare se non per decisione di un giudice - ha aggiunto -. Quindi com'è possibile che l'autorità giudiziaria sciaraitica privi i cittadini del diritto di viaggiare?».