Foligno, anche le donne dello Spi Cgil contro la Giornata per la santità della vita
A Foligno non accenna a fermarsi la scia di polemiche circa la mozione sull’istituzione della Giornata per la santità della vita presentata, durante l’ultimo consiglio comunale, dal consigliere della Lega Luciana Collarini. Una mossa che, stando all’esponete leghista, va nella direzione di tutelare i valori della vita e della famiglia e che, nel corso della massima assise cittadina, è stata bocciata con voto contrario dalle forze di minoranza. Da lì le polemiche: rimbalzate, prima, tra i banchi del consiglio comunale e poi fuori, con la presa di posizione anche di sigle sindacali. Ma andiamo per gradi.
Tra i primi ad esprimersi, Foligno in Comune che bolla l’episodio come “ennesimo atto della strategia oscurantista e ipocrita della Lega, che tenta di ridurre i diritti delle donne e tornare al medioevo”. Leghisti rei, per loro, di discutere la questione in una fase in cui la pandemia impone ben altre priorità.
Di poco tempismo da parte della Lega parla anche la segretaria della Camera del lavoro provinciale di Perugia, Vanda Scarpelli. “Paradossale – scrive in una nota – che in questo momento si parli di un’iniziativa simile, chiara violazione dei principi di laicità delle istituzioni pubbliche”. Piuttosto che alla demagogia, Scarpelli “consiglia” a palazzo Orfini Podestà di curarsi dei bisogni delle donne, del loro sostegno con servizi educativi e del lavoro.
La secca risposta della Lega arriva con le parole del referente folignate, Mauro Malaridotto, e del capogruppo, Riccardo Polli. I due parlano di “accuse strumentali delle opposizioni” e confermano l’impegno del partito “nel sostenere politiche a favore della famiglia e della vita così come da Patto valoriale”. I salviniani, poi, ribadiscono l’obiettivo della mozione presentata da Collarini: quello, cioè, di “celebrare la meraviglia dell’esistenza umana”.
Ultima, in ordine di tempo, la presa di posizione del coordinamento donne dello Spi Cgil di Foligno che, insieme a quelli provinciali e regionali, interviene a spada tratta sulla questione. Una Giornata che, riferiscono dallo Spi Cgil, oltre ad ispirarsi “ad un fulgido esempio di rispetto per la vita quale è Trump, costituisce l’ennesimo attacco all’autodeterminazione femminile”. Le donne del coordinamento condannano, dunque, i consiglieri di maggioranza per “la loro confusione tra principi politico sociali e valori religiosi, che – riferiscono – si declina in maniera discriminatoria”.