Diritti delle donne, l'iniziativa svizzera sul banco dell'Onu
BERNA - Il Consiglio di sicurezza dell'Onu discuterà oggi a New York possibili soluzioni per rafforzare i diritti delle donne, dando seguito a un'iniziativa promossa dalla Svizzera. La Confederazione considera infatti questo argomento prioritario, sottolinea una nota del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).
L'obiettivo di questo incontro organizzato con la cosiddetta "formula Arria", che designa una riunione informale, è quello di migliorare la collaborazione fra il Consiglio di sicurezza e il Comitato per l'eliminazione di ogni forma di discriminazione contro le donne, con sede a Ginevra.
La "risoluzione 1325" - Intensificare i rapporti fra le due istituzioni permetterà anche di accelerare l'attuazione della risoluzione 1325 del Consiglio di sicurezza dell'Onu dal titolo "Donne, pace e sicurezza", si legge nel comunicato del DFAE. Questa è la prima a menzionare espressamente le ripercussioni delle guerre su donne e ragazze, chiedendo una loro maggiore partecipazione alla promozione della pace e all'elaborazione dei conflitti. In particolare, le si vuole maggiormente coinvolgere nei processi di mediazione, nella prevenzione all'estremismo violento e nel controllo delle armi di piccolo calibro.
La Svizzera attribuisce particolare importanza alla tutela e alla realizzazione dei diritti delle donne, afferma il DFAE, che ricorda l'impegno del Paese nell'attuare la risoluzione 1325, a livello sia nazionale sia internazionale.
Dopo aver elaborato già diverse soluzioni in passato per migliorare la collaborazione fra i diversi organi in materia, la Svizzera ritiene un importante traguardo la possibilità di organizzare questa riunione con la "formula Arria", scrive il DFAE. La rilevanza di Ginevra come importante sede per la diplomazia mondiale è ancora una volta sottolineata, conclude il comunicato.
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