Stampa

Femminicidio a Genova, una manifestazione per dire “mai più”

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

Presidio del centro antiviolenza Mascherona e di “Non una di meno” sul luogo del delitto per chiedere interventi concreti

Femminicidio a Genova, Centro antiviolenza e Non una di meno in presidio

Genova – Un presidio davanti al negozio dove ieri sera è stata uccisa Clara Ceccarelli per chiedere maggiore attenzione per l’emergenza della violenza sulle donne e per ricordare le vittime – tredici da inizio anno – di omicidi che potevano essere evitati con leggi e mezzi adeguati.

Ad organizzarlo, alle 16, davanti al negozio dove è avvenuto il delitto, il centro anti violenza Mascherona, che ha sede a poche decine di metri e l’associazione “Non una di meno”.

«Clara è stata uccisa dal suo ex compagno e siamo sconvolte per quello che è successo a pochi passi da noi – afferma Manuela Caccioni, responsabile del Centro Antiviolenza Mascherona in piazza Colombo –  ma non siamo stupite. Sono già 13 le donne uccise nel nostro Paese da inizio anno. L’uccisione di Clara è un’ulteriore triste conferma di un fenomeno purtroppo sempre attuale e diffuso e che ci obbliga ancora una volta ad una riflessione e ad una assunzione collettiva di responsabilità»

Ad allarmare e a spingere ad un cambio di passo sono gli ultimi dati Istat che mostrano che, se da un lato il numero totale degli omicidi è diminuito, dall’altro sono cresciuti o rimangono costanti i casi delle donne uccise in ambito familiare da mariti, fidanzati o ex conviventi. Da uomini che non riescono ad accettare il volere delle donne.

La violenza maschile sulle donne è un fenomeno trasversale le cui cause sono da ricondurre ad uno storico squilibrio di potere tra uomini e donne e ad una concezione della relazione tra i generi che nega alla donna il diritto all’autodeterminazione. Il femminicidio non è causato da raptus di follia o momentanee perdite di controllo ma è preceduto spesso da un periodo più o meno lungo di violenze e maltrattamenti. «Sono necessarie e improrogabili – spiegano al centro anti violenza Mascherona - azioni politiche di sostegno e protezione delle donne in attuazione di quanto stabilito dalla Convenzione di Istanbul, come continuiamo a ripetere da anni».

Il Centro Antiviolenza Mascherona da oltre 10 anni interviene a sostegno delle donne e dei bambini e bambine che subiscono violenza e durante la pandemia non si è fermato, continuando ad accogliere le donne e a mettere in campo azioni di formazione e sensibilizzazione nelle scuole e con la rete territoriale per prevenire la violenza maschile sulle donne. «Quanto è successo coinvolge tutti e tutte. – conclude Manuela Caccioni –  Solo attraverso un lavoro di rete possiamo promuovere un concreto cambiamento culturale che possa contribuire all’avanzamento dei diritti delle donne».

L’appuntamento per il presidio è per le ore 16, in via Colombo, davanti al negozio dove è avvenuto l’omicidio.

Fonte (click per aprire)

Aggiungi commento

I commenti sono soggetti a moderazione prima di essere pubblicati; è altrimenti possibile avere la pubblicazione immediata dei propri commenti registrandosi ed effettuando il login.


Codice di sicurezza
Aggiorna