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Egitto, arrestata e poi rilasciata attivista per i diritti delle donne

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

Egitto, arrestata e poi rilasciata attivista per i diritti delle donne | Le persone e la dignità

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<?php // }else{ ?????> 8 dicembre 2016 - 08:00

di Riccardo Noury

Libertà di espressione |

Azza Soliman, fondatrice del Centro di assistenza legale alle donne egiziane, arrestata ieri mattina al Cairo proprio mentre a Roma si chiudeva l’incontro tra la procura italiana e quella egiziana sull’omicidio di Giulio Regeni, è stata rilasciata in tarda serata dietro il pagamento di una cauzione.

Non è ancora chiaro di cosa sarà incriminata. Quello che è certo è che il mandato d’arresto era stato firmato da uno dei giudici incaricati dell’indagine sulle organizzazioni non governative (Ong) egiziane, conosciuta come il caso 173/2011.

A seguito di quell’inchiesta, nel giugno 2014 43 operatori stranieri ed egiziani di Ong erano stati condannati a pene da uno a cinque anni. Erano state chiuse anche alcune Ong, tra cui Freedom House e il Centro internazionale per i giornalisti.

Tre settimane fa i conti bancari di Azza Soliman e della sua organizzazione erano stati congelati (così come quelli di altre Ong) e il 19 novembre le era stato impedito di recarsi in Giordania per prendere parte a un seminario di formazione sui diritti delle donne nell’Islam.

Il rischio è che seguano analoghi provvedimenti nei confronti di altri difensori dei diritti umani coinvolti in quell’inchiesta. Ormai è un anno che le autorità ricorrono a una lunga serie di tattiche repressive che hanno lo scopo di intimidire e ridurre al silenzio anche la più timida e pacifica delle voci.

Il presidente al-Sisi potrebbe presto firmare una nuova, durissima legge sulle associazioni che conferirebbe al governo e alle forze di sicurezza poteri straordinari sulle Ong.

Azza Soliman ha fatto parte di un gruppo di 17 persone arrestate per aver testimoniato sull’omicidio di Shaimaa al-Sabbagh, un’attivista uccisa al Cairo nel gennaio 2015 durante una manifestazione pacifica. Accusata di manifestazione non autorizzata e disturbo all’ordine pubblico, Azza Soliman era stata assolta a maggio e, dopo il ricorso della pubblica accusa, nuovamente a ottobre.

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E’ un blog sui diritti umani che nasce dalla collaborazione tra Amnesty International e il Corriere della Sera. Il nostro obiettivo comune è tenere lo sguardo fermo su quello che succede nel mondo, tra grandi crisi internazionali e fatti quotidiani nelle nostre città. Dalla libertà d’espressione al rischio di genocidi in luoghi dimenticati, dal traffico illegale d’armi alle violenze domestiche. Raccontando le storie di attivismo, coraggio e resistenza. Perché la candela accesa da Peter Benenson 50 anni fa resti un piccolo faro per chi naviga e combatte le ingiustizie.
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