La bellezza della parola plasmata in poesia
Da questa frase di Edgar Alan Poe, prende via il primo incontro che avevamo posto come obiettivo di ritrovarsi nell’appuntamento tutto al femminile.
Esso si è svolto e si è realizzato con successo questo sabato 20 febbraio 2021, seguendo un percorso storico della letteratura femminile albanese presso il centro culturale “Margarita Xhepa” della città di Asti.
A prendere la parola, è stata Vilma Gjyshja, una delle quattro organizzatrice di questo progetto, che ha spiegato le ragioni dell’ambizioso progetto, al fine di costruire un gruppo femminile, che trovando come mezzo una tazza di tè caldo, si può parlare e dialogare per il ruolo delle donne nella cultura, l’arte e società. Successivamente, ha fornito una breve spiegazione sulla storia della tradizione del tè, che risale al 3° secolo in Cina, dove prima veniva usato come pianta medicinale, e poi dai monaci buddisti, ha intrapreso la strada di una bevanda. rituale in famiglia e nei luoghi comuni.
Sabina Darova ha rafforzato lo scopo di questa attività, indicando la donna come protagonista, il suo ruolo nella vita culturale e artistica della madrepatria e nella diaspora. Questo progetto nasce dall’esigenza di creare uno spazio per lo scambio di informazioni di cultura, arte e nella società, sintetizzando in sé. la propria educazione e l’arricchimento spirituale, e di conseguenza il suo riflesso positivo nella famiglia e nella società. Come abbiamo detto sopra, il tema della giornata è stato “Le voci femminili della letteratura albanese”.
Diffusione della conoscenza, che produce un nuovo livello di coscienza, e aiuta nella concretizzazione a seguire il principio dell’equilibrio e dell’uguaglianza tra i sessi. Sono stati citati i primi nomi delle poetesse albanesi, appartenenti agli anni 30’, come Selfixhe Ciu, Luçie Sereqi, Jolanda Kodra e Musine Kokalari. Le partecipanti hanno appreso che la prima poesia scritta da una donna albanese è stata pubblicata il 28 novembre 1935, nelle sottopagine del giornale “Populli”, con il titolo False Wave, da una ragazza di Gjirokastra, di nome Selfixhe Ciu. Si è proseguito richiamando i nomi delle poetesse fino ai giorni nostri, nonché i temi affrontati nella poesia e nella prosa. A seguire, Lediona Vrenozi, terza componente del gruppo organizzatore, ha distribuito al pubblico poesie scritte su pergamena
Va detto, che da questo momento, le partecipanti si sono sentite protagoniste e hanno donato note di colori ed emozioni durante la lettura e l’interpretazione di poesie. Pamela, una di loro, ha interpretato anche una sua poesia, scritta in italiano, che ha acceso un ampio dibattito sui diritti delle donne. Ad accompagnare parte dell’incontro, come dicevamo sopra, è stato un modesto buffet preparato tenendo presente un altro aspetto della vita femminile, quello culinario. Dato che siamo nel cuore della stagione invernale, è stato scelto un frutto della stagione, l’arancia. Il tè è stato scelto al gusto di arancia mescolato con la curcumina servita da Vilma. Da accompagnare erano i biscotti ripieni di marmellata di arance e noci, spolverati di zucchero di canna a velo, preparati da Sabina, oltre a fette d’arancia immerse nella crema di cioccolato, preparate dalle mani di Lediona.
Elida Gjinaj, la quarta componente del gruppo organizzativo, con il compito di tenere traccia dell’andamento dell’incontro e della supervisione, trasmette in questo breve diario con note di gioia, il piacevole atmosfera che ha caratterizzato le due ore che sono passate senza accorgersi. Le partecipanti erano in 19, delle età più varia, oltre alla presenza di una donna lituana, coreografa e amica del gruppo, che ha letto anche una poesia di Mimoza Ahmeti in italiano. Verso la fine si è posto un tema importante da discutere, molto discussa nella vita dell’immigrato, quello dell’identità. Si è “impostata come “compito a casa”: Io, chi sono oggi …? I testi verranno posti sul tavolo, mantenendo l’anonimato e verranno letti da qualcun altra.
Come parte componente dell’incontro, seguirà l’arte culinaria, scegliendo come materie prime il tè albanese, il pane tostato e il formaggio. Le protagoniste saranno Merushe Hida, Danila Sfaga e Madalena Preshtani.