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"La panchina rossa a Massarosa sembra un tabù" » La Gazzetta di Viareggio

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

Massarosa

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sabato, 27 febbraio 2021, 18:38

 

"La panchina rossa – dichiarano Damasco Rosi e Simona Barsotti, consiglieri del partito democratico di Massarosa e Francesca Bianchini, vicepresidente della commissione pari opportunità – segno ben visibile e di immediata interpretazione e simbolo contro ogni tipo di violenza sulle donne, a Massarosa sembra un tabù con dei risvolti incomprensibili".

"In un momento in cui il "bollettino di guerra" dei numeri - prosegue la nota - già 11 nell'anno appena iniziato, delle donne uccise per mano di un uomo diventa sempre più rosso, in un momento in cui i femminicidi e le violenze sulle donne sono ormai un tema troppo frequente nelle cronache de nostri quotidiani, casi aggravati dalla pandemia in corso che con le restrizioni aumenta la violenza domestica, l'Amministrazione comunale di Massarosa si rifiuta di prendere in considerazione l'argomento, di trovare una risposta possibile per la sistemazione di una panchina dipinta di rosso (o arancione), simbolicamente occupata dalle numerose donne vittime di violenza".

"Tanti i comuni italiani – continuano – le città ed i contesti in cui sono state realizzate queste panchine pensate per non restare indifferenti e per non dimenticare quel posto che quella donna occupava nella società e nella comunità. La commissione pari opportunità di Massarosa si è già espressa positivamente per più volte su questa iniziativa che voleva essere collocata all'interno di un contesto più generale di confronto e discussione con scuole e società civile: quale miglior data del 25 Novembre, giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, o l'8 marzo, giornata internazionale dei diritti della donna?"

"Nonostante vari tentativi, nonostante varie pressioni, ad oggi – proseguono – la giunta Coluccini, con diverse posizioni al suo interno, non ha approvato alcuna delibera ed ha volutamente tolto il punto all'ordine del giorno senza spiegazioni e senza motivazioni. C'è di più. L'Associazione Spazio Libero Massarosa, sensibile ad una tematica così attuale e dichiarandosi disponibile a sostenere totalmente il costo di acquisto, in data 18 novembre 2020 ha inoltrato all'amministrazione comunale una richiesta di poter donare alla comunità una panchina rossa. Una risposta non è mai arrivata loro, tanto che in data 26 febbraio hanno deciso di inoltrare nuovamente a sindaco, giunta comunale, presidente della commissione pari opportunità e a tutti i consiglieri, altra comunicazione per richiedere nuovamente un sollecito riscontro e l'indicazione logistica per la collocazione della panchina, data la ferma intenzione di concretizzare e realizzare tale iniziativa".

"Della serie: la panchina rossa "non s'ha da fare" o almeno così pare.  Cosa c'è dietro questo atteggiamento, dietro questa inerzia ed indifferenza su un argomento che non conosce barriere, appartenenze e colori politici? Varie amministrazioni comunali, dalle diverse appartenenze politiche, hanno risposto all'appello dei Centri Anti-violenza promuovendo azioni di sensibilizzazione e realizzando in vari punti strategici del proprio territorio, questa iniziativa. Chiediamo anche noi un preciso impegno da parte dell'amministrazione ed una celere risposta. Massarosa – concludono Rosi, Barsotti e Bianchini – ha in sé valori e principi profondi e veri; ci meritiamo, innanzitutto come cittadini e non solo per il ruolo che ricopriamo, di continuare a vivere in una comunità dove gli ultimi vengono considerati per primi e dove l'ascolto e la vicinanza sono il nostro punto di forza".

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