Stampa

Femminismo, diritti e spiritualità: dalle sacre scritture alla contemporaneità

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

Ferrara, 3 marzo 2021 - Festa delle donne, un viaggio tra diritti e spiritualità, per sondare le origini della negazione del femminile e la violenza contro le donne. Ma, ancor più, un’opportunità per riconoscere, comprendere e affermare l’originaria importanza e dignità della donna.

Una riflessione a più voci, che parte dalla Bibbia e gli altri testi sacri e arriva fino ai giorni nostri, con tre donne, tre intellettuali, tre modi diversi di affrontare la questione femminile, al fine di fornire nuove chiavi di lettura sulla tematica.

La Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, festeggia l’8 marzo con ‘Femminismo, diritti e spiritualità: dalle Sacre scritture alla contemporaneità’, riflessione a più voci sulla questione femminile. All’incontro interverranno la filosofa Laura Boella, la storica Lucetta Scaraffia e l’antropologa Maryan Ismail. Con loro rifletteranno Moni Ovadia, direttore della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, e Vittorio Robiati Bendaud, saggista e coordinatore del Tribunale Rabbinico del Centro Nord Italia.

L’incontro sarà trasmesso, in esclusiva, lunedì 8 marzo alle  18 sul sito de il Resto del Carlino, in questo articolo (www.ilrestodelcarlino.it/femminismo) e sulla pagina Facebook del giornale.

Moni Ovadia spiega il senso dell’incontro. “La ricorrenza dell’8 marzo, Giornata internazionale della donna, vede mettere in campo molteplici iniziative e avvenimenti per celebrare il lungo e travagliato cammino, costellato di lotte, per l’emancipazione e la conquista dei pieni diritti del mondo femminile, ma anche per denunciare le molteplici forme di oppressione, discriminazione e di violenza che tuttora permangono a diversi livelli nel mondo”.

“Il Teatro Comunale di Ferrara ‘Claudio Abbado’ – continua Ovadia – propone un incontro in streaming con tre studiose, una giornalista cattolica, un’intellettuale musulmana e una filosofa, per declinare la prospettiva del femminismo e dei diritti con i temi della spiritualità, al fine di sondare le ragioni più profonde che hanno determinato letture perverse sul senso stesso del femminile e che hanno generato la sottocultura brutale della misogina”. Per il direttore del Teatro Comunale di Ferrara “questo è un percorso necessario per rivelare l’intrinseco splendore dell’identità femminile, senza cui non è pensabile la redenzione dell’intera umanità e del pianeta dalla spoliazione, dalla sopraffazione e dall’odio”. Lo stesso Moni Ovadia prenderà parte al dibattito, insieme a Vittorio Robiati Bendaud.

L’incontro è prodotto dalla Fondazione Teatro Comunale in collaborazione con il Comune di Ferrara. 

 

Fonte (click per aprire)

Aggiungi commento

I commenti sono soggetti a moderazione prima di essere pubblicati; è altrimenti possibile avere la pubblicazione immediata dei propri commenti registrandosi ed effettuando il login.


Codice di sicurezza
Aggiorna