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ReggioTV - News - Marzo, il mese delle donne. Cosa significa essere donna?

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

Mamme, mogli, figlie, compagne. Un mondo in una sola persona. Molto spesso le donne sono state considerate dei personaggi secondari di una storia scritta da protagonisti uomini. Come un tesoro tutto da scoprire, l’universo femminile ha attraversato una vera e propria rivoluzione in base ai fattori geografici e storici della società: dall’antica Grecia, dove veniva considerata una regina perché generava la vita, – come Rea, madre degli dèi ̶ all’epoca romana, dove veniva considerata semplicemente come un membro della famiglia, che doveva occuparsi della casa e dei figli, mentre le scelte erano affidare ad un paterfamilias. Solo le donne degli imperatori erano artefici della propria vita e quindi, potenti e libere. Nel Medioevo la donna ha assunto un’ulteriore connotazione, ovvero, quella della figura della donna angelica-spirituale e la figura della donna-strega. In questo binomio, la donna aveva pochi diritti. Nel Seicento le donne che si ribellavano alla sottomissione degli uomini, che venivano rifiutate dai futuri mariti, anziane e malandate o malate di mente venivano considerate delle streghe e condannate al rogo. Questa credenza durò fino al Settecento. Dopo la Rivoluzione Francese l’universo femminile ricevette nuovi diritti: viene concesso alla donna di mantenere il proprio cognome da sposata e di esercitare attività commerciali. Nel Novecento, complice anche la Rivoluzione Industriale, le donne iniziarono a chiedere gli stessi diritti degli uomini; si arrivò al 1946, anno in cui le donne votarono per la prima volta, nel 1948 la Costituzione sancì l’uguaglianza tra i sessi, parità dei diritti tra il marito e la moglie con l’abolizione dell’art. 587 del Codice Penale, ovvero del “delitto d’onore” e del “matrimonio riparatore” nel Codice Rocco del ventennio fascista (articolo 530). L’abolizione di questi due articoli, esattamente il 5 settembre 1981, segnò una svolta epocale per i diritti della persona ed in particolar modo, per le donne. La donna rappresenta il mondo di ieri e di oggi: oggigiorno è lavoratrice e cittadina, non può più quindi sottostare al potere ed alla forza dell’uomo. Oggi ha un importante peso in piena società industrializzata, soprattutto da un punto di vista economico e produttivo. La donna è professionista, manager, Presidente, la donna nel mondo occidentale oggi è all’apice della piramide. La situazione è però diversa nei paesi del Medioriente ed in alcuni paesi del continente africano, dove la situazione della donna è molto problematica e non si è ancora raggiunta una situazione civilmente adeguata per la figura femminile; ancora la donna è vista infatti come oggetto di tentazione, distrazione, come uno strumento che indubbiamente deve essere al di sotto dell’uomo. Nel mondo Occidentale però la figura della donna è però molto spesso soggetta a stereotipi, in quanto viene visto un idealtipo del corpo femminile: perfetto e irraggiungibile, che porta le donne più fragili e soprattutto più giovani a malattie come l’anoressia e la bulimia. La donna è anche vittima di oggettivazione sessuale da parte di alcuni uomini e questo si aggrava quando accade sul mondo del lavoro. Non dimentichiamo la violenza fisica sulle figure femminili, che ancora non è del tutto scomparsa in Occidente, ma invece, si sta sfortunatamente allargando. La fisica non è l’unica violenza sulle donne, ma ne esistono altre come lo stalking ed il più recente fenomeno del Revenge Porn.“Date alle donne occasioni adeguate ed esse saranno capaci di tutto.”̶ Oscar Wilde I grandi progressi fatti nel mondo occidentale fanno però auspicare che le donne, possano avere gli stessi diritti dell’uomo in tutto il mondo.

Melissa Laface03-03-2021 23:18

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