A Torino nasce la rete della associazioni per i diritti civili
TORINO. Trentacinque associazioni in rappresentanza di un variegato mondo che spazia tra Anpi, realtà Lgbt, femministe, antiviolenza, ambientaliste e altre ancora si sono unite in "+ di 194 voci", una rete per l’autodeterminazione a difesa dei diritti civili. L’iniziativa è stata presentata oggi, 4 marzo, in una conferenza stampa online. «Il progetto di riunire tante associazioni in un'unica rete – hanno raccontato le rappresentanti e i rappresentanti delle associazioni - è nato nell'ottobre del 2020, in risposta alle dichiarazioni dell'assessore regionale Maurizio Marrone volte a contrastare le indicazioni del Ministero della Salute che consentivano lo svolgersi della procedura di interruzione farmacologica di gravidanza fuori dagli ospedali. Venivano usate come pretesto presunte esigenze di tutela della salute della donna, non dimostrate scientificamente e confutate dalle società scientifiche. Riteniamo che questo tipo di atteggiamento si situi in una logica di contrasto ai principi di autodeterminazione delle donne».L’autodeterminazione delle personeLa rete ha sottolineato come «sia a livello internazionale che a livello nazionale e regionale si assiste ad una serie di tentativi per far regredire i diritti di autodeterminazione delle persone nel campo dei diritti civili e, in particolare, nella sfera dei diritti sessuali e riproduttivi». E’ il caso, a livello internazionale, della legge polacca che impedisce l'interruzione della gravidanza in caso di malformazioni fetali e va a peggiorare una legge già molto restrittiva sull'interruzione di gravidanza, o della legge ungherese che impedisce alle coppie omosessuali di adottare. «In Italia abbiamo assistito al tentativo di restaurare principi patriarcali con il decreto Pillon – hanno detto le associazioni della rete - , ed alle iniziative di regioni come l'Umbria e le Marche volte a contrastare la possibilità di accedere alla IVG farmacologica fuori dalle strutture ospedaliere, fino alla proposta di modificare il Codice Civile attribuendo capacità giuridica al concepito. A livello piemontese pensiamo, ad esempio, al DDLR Allontanamento Zero».
Osservatorio «+ di 194 voci» agirà da «osservatorio e presidio dei diritti sul territorio» e promuoverà iniziative pubbliche per dare visibilità alle tematiche di cui si occupa, dalla salute ai diritti sessuali e alla contraccezione, l'educazione sessuale, l’applicazione delle legge 194, l’affettività, la prevenzione e contrasto delle discriminazioni, violenza, ricatto e molestie nei luoghi di lavoro.Ecco tutte le associazioni Di «+ di 194 voci» fanno parte: Agedo Torino/ Anpi Grugliasco/ Archivio delle Donne in Piemonte/ Arcigay Torino/ Arci Zeta Chivasso/ Associazione Almaterra/ Associazione Donne Moncalieri/ Associazione Italiana Donne Medico di Torino/ Associazione LGBT Quore/ Casa delle Donne di Torino/ Centri Antiviolenza E.M.M.A Onlus/ Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile APS/Cerchio degli uomini/ Cgil Torino/ Circolo GLBTQ Maurice/ Coordinamento donne SPI Cgil Torino/ Coordinamento Pari Opportunità e Diritti Uil/ Coordinamento Torino Pride/ Donne per la difesa della società civile/ Famiglie Arcobaleno/ Galleria delle donne/ GECO ODV/ Giuristi Democratici Torino/ Greenpeace GL Torino/ La Rete delle Donne/ LAIGA/ La tenda della luna/ Mettiamoci le tette/ Punto a Capo/ Retedonna associazione/ Scambiaidee/ Snoq? Torino/ Spazio Donne Cascina Roccafranca/ Uil Torino/ UILP Torino/