L’AQUILA – Babà, sfogliatelle, struffoli, pastiera, polacca: i dolci della tradizione dolciaria partenopea sono considerati a furor di popolo i più golosi e succulenti, ideali per ogni occasione di festa.
Ma in realtà per la festa dei diritti delle donne, Casa Sciuè, la pasticceria napoletana di viale Nizza all’Aquila, in assenza di un dolce tipico dedicato, ha deciso di celebrare la Giornata internazionale con due dolci che simboleggiano il fiore di mimosa e le conquiste sociali ottenute in anni di attivismo femminista.
Cuori rossi a base di pan di Spagna e fragoline di bosco e poi la tradizionale torta mimosa farcita con crema pasticcera. Note di colore e gusto per addolcire un periodo scandito da restrizioni e incertezze, soprattutto per il mondo dei ristoratori duramente penalizzati dalle disposizioni anti contagio.
Simbolo di forza e femminilità, il rametto di mimosa è stato associato alla Giornata per i diritti delle donne a partire dal 1946, su iniziativa della parlamentare Teresa Mattei, che decise di omaggiare le donne con un fiore che rappresenta l’inizio della primavera, la rinascita, il colore che smorza il grigio dell’inverno e di un passato fatto di oppressioni.
“Quale migliore occasione per festeggiare con cuori, mimose e fragole un periodo come questo di incertezze che non è certo facile per nessuno”, dice a Virtù QuotidianeFrancesco Marassi, titolare dell’attività insieme ai suoi soci.
“Noi ce la mettiamo tutta per addolcire l’esistenza della nostra clientela che non finiremo ma di ringraziare per l’affetto e la considerazione che ci riserva scegliendo i nostri prodotti partenopei ogni giorno. Speriamo solo di tornare presto alla normalità”.