Bellezza senza tempo delle donne

Nove donne con nove reperti per nove serate, ma con un denominatore comune: la mimosa. Sandra Bedetti, Mara Bellettato, Ilaria Braghin, Alberta Facchi, Letizia Guerra, Stefania Paiola, Cristina Sarto, Cristina Scutari e Federica Wiel-Marin hanno risposto all’appello del museo archeologico nazionale per celebrare in maniera originale e suggestiva l’8 marzo, la Giornata internazionale dei diritti delle donne. Comunemente viene chiamata la Festa della donna: in via Badini è stata un vera e propria festa delle donne. Queste nove donne hanno scelto un reperto del museo, al quale hanno abbinato una poesia, per raccontarsi e raccontare le proprie ragioni del cuore.

Così sono stati realizzati nove video postati sulla pagina Facebook del museo dove queste voci femminili raccontano prima di tutto il loro rapporto con questo scrigno della cultura tra l’essere custode di un grande passato e l’unico faro sicuro per il futuro, tra la sua capacità di dare linfa per il presente e rappresentare il più importante luogo dell’identità comunitaria adriese. Un viaggio avviato dalla direttrice Alberta che simbolicamente ha aperto le porte del museo alle altre donne. E chiude Stefania una delle operatrici del museo impegnata in attività didattico/educative per i ragazzi, quasi la consegna del testimone alle nuove generazioni: il museo è quella finestra del passato aperta sul futuro.