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Trieste, è morta Viviana Rodizza, l'avvocata delle donne e dei più deboli 

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

Viviana Rodizza

Un malore improvviso le ha stroncato la vita a 65 anni

TRIESTE. Venerdì era regolarmente sul posto di lavoro. Poi l’improvviso malore nel pomeriggio a casa della figlia, la successiva entrata in coma e la morte nelle prime ore di sabato. Se n’è andata così Viviana Rodizza, stimata e rinomata avvocata triestina: aveva 65 anni, compiuti lo scorso 16 marzo.

Formatasi nello studio legale dell’avvocato commercialista Virgilio Ressauer, Rodizza si era specializzata negli anni nelle cause civili, in particolare nell’ambito del diritto di famiglia, diventando una paladina delle donne e in generale delle frange più deboli. Aveva infatti lavorato moltissimo anche in difesa delle persone con ingiunzioni da sfratto.

Dalla primavera del 2020 faceva parte del consiglio di amministrazione del Trieste Convention Center dove era entrata in rappresentanza di Trieste Valley. Collaborava inoltre con l’Istituto internazionale di studi sui diritti dell’uomo.

Nei primi anni Novanta, durante l’era di Tangentopoli, Rodizza fece parte del collegio difensivo di Augusto Seghene, ex segretario provinciale del Partito socialista italiano ed ex vicesindaco di Trieste. Ma erano le cause civili e i diritti delle donne e della famiglia ad essere da sempre il suo pane quotidiano. «Nel suo studio di via San Francesco non mi sono mai sentita una cliente, ma una persona che di fronte aveva un altro essere umano con un elevatissimo grado di empatia. La fase di ascolto da parte dell’avvocato Rodizza era totale, motivo per il quale si veniva a creare subito un rapporto di sincera amicizia che andava ben oltre la mera questione professionale», racconta commossa una cliente.

«Viviana è stata come una sorella maggiore. Non appena lei diventò avvocato da Ressauer, io entrai nel medesimo studio da praticante. È stata lei a formarmi, a darmi quegli insegnamenti che tuttora conservo. Sapeva aiutare le persone trovando sempre la parola giusta, ma soprattutto, pur essendo una formidabile professionista, privilegiava sempre il rapporto con la persona, mettendo in secondo piano il fatto di avere di fronte un cliente», le parole dell’avvocato Alessandro Carbone.

La scomparsa di Rodizza è stata assolutamente improvvisa. La mattinata di venerdì trascorsa regolarmente a lavorare. Poi il pranzo dalla figlia Francesca per stare assieme anche all’adorato nipotino. Poi uno stato di malessere culminato con uno svenimento, l’arrivo dell’ambulanza, l’entrata in coma e la morte, avvenuta sabato mattina all’ospedale di Cattinara. Viviana Rodizza verrà salutata con una messa mercoledì alle 9.30 nella chiesa di San Vincenzo de’ Paoli.

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