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Presidente di un'associazione femminista di giorno e “protettore” di notte? | VIDEO

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

News | 30 marzo 2021

Abbiamo documentato un festino privato tra tre uomini e una donna che sarebbe stato organizzato da Davide, presidente di un’associazione femminista di Ferrara. Dopo il nostro intervento l’uomo è stato arrestato per sfruttamento della prostituzione

Davide sembra avere due facce: da una parte è presidente di una associazione femminista di Ferrara, dall’altra, di notte, si trasforma e diventa un’altra persona. Con l’aiuto di “un gancio” siamo riusciti a documentare un festino privato con tre uomini, una ragazza molto giovane e parecchia droga: una gang bang a pagamento che sarebbe stata organizzata proprio da Davide. Insomma, quello che di giorno dice di lottare per l’emancipazione femminile, di notte si rivelerebbe una sorta di “pappone”, impegnato a sfruttare le donne.

Tutto parte dalla segnalazione di un ragazzo. Andrea, il nome è di fantasia, racconta a Luigi Pelazza di aver risposto a un annuncio in cui una coppia cercava un altro uomo da inserire nei loro giochi. “Rispondo e vengo contattato da lui, che mi chiede delle foto”, racconta Andrea. “Mi ha mandato le foto di lei”. Dalle foto la ragazza sembra molto giovane e Andrea si insospettisce. “In più lui ha creato un gruppo WhatsApp inserendo altre persone”. Nella chat, racconta, non c’è la ragazza ma solo l’uomo della coppia e altri due uomini. L’uomo gli avrebbe poi chiesto 300 euro, nonostante “sull’annuncio c’era scritto che era per piacere”, spiega Andrea. L’organizzatore avrebbe poi iniziato a mandare nella chat foto della ragazza nuda e video in cui pratica del sesso orale. “Poi lui ha mandato un vocale in cui dice ‘non le dite che ho mandato le sue foto e suoi video’”, ci racconta Andrea.

“Per me questa ragazza non è convinta di fare quello che fa”, dice Andrea alla Iena. Così gli chiediamo se è disposto ad aiutarci per capire cosa sta succedendo, documentando quello che succede, ovviamente senza sfiorare la ragazza. Quando arriva, l’organizzatore, molto più vecchio della ragazza, spiega al nostro gancio che “lei ha la sua vita, il suo ragazzo. Semplicemente ogni tanto stiamo insieme perché ci vogliamo bene”. Dopo poco arriva anche l’altro cliente e viene messa sul tavolo della cocaina. Poi la ragazza, dopo aver sniffato, inizia a fare sesso con un cliente mentre l’organizzatore riprende tutto.

E quando rimane da sola con il nostro gancio, la ragazza, riferendosi all’organizzatore, gli dice: “Lui è l’unica persona che mi ha amato veramente”. E racconta di subire violenza da parte del suo ragazzo. Anche se la ragazza sembra consenziente e dice di avere 20 anni, non sembra essere del tutto libera e consapevole dell’intera situazione.

E il peggio è che l’uomo è anche il presidente di un’associazione che lotta per i diritti umani e l’avanzamento sociale della donna. Ed è in questa veste che una nostra collega l’ha contattato e incontrato. “Come associazione ci occupiamo di valorizzare la figura della donna in ambito professionale e personale”, ci dice. E inizia a parlare di una ragazza di 20 anni che studia all’Università e che lui starebbe aiutando con la sua associazione. A quanto ci dice, la ragazza verrebbe picchiata dal fidanzato. Sembrerebbe proprio la stessa che abbiamo incontrato sere prima.

Non sappiamo se quest’uomo faccia prostituire anche altre ragazze e se quella che abbiamo conosciuto è davvero una vittima di violenza che si è rivolta alla sua associazione per essere aiutata. Ma di due cose siamo certi: la ragazza ha davvero bisogno d’aiuto e lui deve essere fermato. Luigi Pelazza va da Davide e quando gli parla del festino e della droga, lui risponde: “La coca non era mia”. Gli facciamo presente il reato in cui potrebbe essere incorso: sfruttamento della prostituzione. “Ma non si fa schifo da solo?”, chiede la Iena. “Sì”, risponde, sostenendo poi di non aver guadagnato soldi perché i 300 euro, dice, li avrebbe presi la ragazza. “Non me ne sto approfittando, la ragazza ha bisogno seriamente”, dice Davide. “Sa cosa vuol dire che questa cosa è finita?” lo incalza Luigi Pelazza. “Che vado in galera”, conclude l'uomo. Lo lasciamo nelle mani dei carabinieri, che si occuperanno anche di rintracciare la ragazza, perché in tutta questa storia è lei l’unica vera vittima. L’organizzatore, Davide, è stato arrestato per sfruttamento della prostituzione e trasferito al carcere di Ferrara.

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