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Centinaia di migliaia di donne in tutto il mondo marciano contro Trump

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

WASHINGTON - La capitale degli Stati Uniti si prepara - solo 24 ore dopo l'inauguration day di Donald Trump, neopresidente Usa - all'invasione di centinaia migliaia di manifestanti, a cominciare dai militanti per i diritti delle donne, pronti a lanciare una sfida al 45° presidente degli stati uniti. Così le folle di sostenitori di Trump, con le loro bandiere americane, lasciano il posto a chi teme che sotto la nuova presidenza repubblicana i diritti delle donne verranno calpestati.

Sull'onda dei social media, la Women's march on Washington punta ad attirare 200nmila persone e segnala le divisioni di un paese il cui nuovo leader fa i conti con livelli di sfiducia dell'opinione pubblica mai raggiunti nel passato recente.

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Il discorso inaugurale di Trump ha dato il tono della sua presidenza: orgogliosamente populista, ferocemente nazionalista, determinato a rompere con l'eredità del suo predecessore democratico. Il suo primo atto in carica, la firma di un ordine esecutivo mirato ad affossare una legge simbolo della presidenza Obama, l'Obamacare, che garantisce una copertura sanitaria generale, è stato un gesto potente in questo senso. E altri gesti di portata simile sono attesi a partire da lunedì.

L'agenda ufficiale di Trump per oggi, prevede un solo appuntamento, la partecipazione a un servizio religioso alla Washington National Cathedral alle 9,30 (le 15,30 in italia).

Sostenuta da celebrità quali l'attrice Scarlet Johansson e il regista Michael Moore, la marcia di oggi arriva dopo una prima giornata di proteste anti-trump, macchiate da sporadici atti di vandalismo, al termine della quale oltre 200 persone sono state arrestate. Le autorità solo in stato d'allerta per possibili violenze, ma l'obiettivo dichiarato della marcia è assolutamente pacifico.

Ma la Women's march non sarà solo a Washington: migliaia di persone sono scese in piazza in Australia, Nuova Zelanda e in molte altre città. Tra cui c'è Milano, dove un centinaio di donne, tra cittadine statunitensi e femministe italiane, hanno manifestato in piazza Scala a Milano contro Donald Trump. 'Women rights are human rights" (I diritti delle donne sono diritti umani, tema della campagna di Hillary Clinton) e 'Dump Trump' (Scarica Trump), tra gli slogan sui cartelli esposti. 

L'altro fronte: festa a Mosca. E se nelle città di mezzo mondo si marcia contro il neopresidente a Mosca invece, in un elegante locale del centro, politici, analisti politici ed attivisti hanno brindato a champagne per l'insediamento del presidente che promette di rilanciare il dialogo tra Stati Uniti e Russia.

"Ci sarà molta azione, determinazione, sarà un momento eccitante non morto come è stato finora", ha dichiarato l'ex deputato russo Dmitry Nosov al corrispondente del Washington Post che insieme a molti giornalisti stranieri ha seguito il ricevimento. Su un maxi schermo è stata trasmessa la diretta della cerimonia di insediamento, con la traduzione del discorso di Trump.

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