Ho fatto un sogno: Ursula che prende la sua borsetta e se ne va...
Xinhua News Agency via Xinhua News Agency/Getty Images
Ursula sul divano, Michel e il sultano sulle poltrone presidenziali.
Dunque, la foto, che ha fatto con ritardo il giro del mondo ci dà una notizia e una non notizia: la non notizia è che il Presidente turco Erdogan è un uomo lontano dalla democrazia e dal rispetto dei diritti, autoritario, estremista e misogino come dimostrano i fatti di anni di governo; un uomo che ha rinnegato la Convenzione di Istanbul, l’accordo a tutela della donne che, guarda il caso, porta proprio il nome della città turca.
La notizia, invece, è che neppure una donna di potere ha il potere di dire no.
Ursula Von Der Leyen è la prima donna a capo dell’Europa, ha esperienza, forza, scettro e poltrona del comando.
Governa, insieme ad altre due donne, Christine Lagarde e Angela Merkel gli equilibri del vecchio continente, stanco ma ancora vivo.
E perché ha accettato di farsi mettere in disparte da un uomo che vorrebbe dialogare con l’Europa alla pari, pur non avendone più il diritto?
Stanotte ho fatto un sogno: che Ursula prende la sua borsetta, gira i tacchi e se ne va, lasciando i due uomini soli sulle poltroncine con gli occhi sgranati.
A fare una riunione inutile perché, non so se è chiaro, ma quella che conta è lei, e non certo il pallido Michel ben piantato sulla sua sedia dai braccioli d’oro da cui non ha ritenuto di schiodarsi neanche dopo la terribile “gaffe” di Erdogan.
Ho sognato Ursula che esce dal palazzo e dichiara che no, mai più nessuna donna sarà relegata al sofà, e che la vera rivoluzione di una donna-capo è buttare nell’indifferenziata tutti i paradigmi sbagliati, le azioni misogine, la boria dei dittatori piccoli e grandi, le azioni che sono contro le donne. Fatti, non solo parole.
Quel gesto avrebbe avuto una valenza simbolica fortissima.
Sarebbe stata Politica. Alta politica.
Più di qualunque desinenza rivendicata e pretesa, sulla quale invece tanto si scalda il dibattito pubblico.
Nel mio sogno, se Ursula Von Der Leyen lo avesse fatto, ogni donna d’Europa che subisce ogni giorno prevaricazioni, disparità e regressioni, sul suo corpo e nel lavoro, avrebbe avuto un pezzo di coraggio in più per dire “basta”.
Ogni donna che cerca nella propria esperienza quotidiana di resistenza e cambiamento, si sarebbe sentita finalmente meno sola.
Abbiamo bisogno di questo: che le donne cambino le regole del gioco, che lascino dietro la polvere della corsa, che cambino il modo di gestire il potere e lo facciano in nome di tutte le altre donne.
E dico questo pensando al nostro futuro comune, pensando a mia figlia, che vuole e sa prendersi il suo posto nel mondo, pensando a mia madre che ha lottato una vita intera per cambiare il destino delle donne come noi.
Si, è un sogno, ma dobbiamo svegliarci e agire. Subito.