Sofagate, adesso Charles Michel rischia la poltrona di presidente
Una disfatta diplomatica per l'Unione europea, un caso che rischia di incidere sulla permanenza del belga Charles Michel alla presidenza del consiglio europeo. In una parola, il sofagate, nome poco originale scelto perché la portata politica di un fatto apparentemente insignificante, la collocazione della presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen su un divanetto distante dalle poltrone dove a colloquio si trovavano il presidente turco Recep Tayyp Erdogan e appunto Michel, rischia essere simile a quella del caso Watergate degli anni Settanta negli Usa. Già, perché oggi, all'europarlamento, i deputati europei che si sono detti pronti a chiedere la testa di Michel non sono pochi. E per la Ue si tratta appunto di una disfatta politica, in quanto, come ha lamentato il capogruppo del Ppe Manfred Weber, la missione di Ursula von der Leyen e Michel avrebbe dovuto rappresentare "un messaggio di fermezza e unità del nostro approccio al presidente Erdogan e invece purtroppo ha portato a divisioni, poiché l'Ue non è riuscita a stare insieme quando era necessario". Perciò il ppe ha chiesto di mettere in calendario il dibattito sulla vicenda e il centrosinistra si è detto d'accordo, come ha spiegato la capogruppo di Socialisti&Democratici Iratxe Garcia Perez: "Le relazioni UE-Turchia sono fondamentali, ma lo sono pure l'unità dell’Ue e il rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle donne. Bisogna chiarire cosa è successo e cosa non ha funzionato in Turchia". Parole dure, seguite dalla richiesta delle europerlamentari del Pd Alessandra Moretti e Patrizia Toia, rivolta a Garcia Perez, di promuovere "una iniziativa di censura nei confronti del presidente del consiglio Michel per la sua palese inadeguatezza".
E mentre l'Ue dimostra ancora una volta scarse capacità di coesione e unità di intenti, Erdogan in sostanza se la ride. La Turchia oggi ha rivelato che durante la visita di martedì ad Ankara di von der Leyen e Michel, "è stato seguito il protocollo standard. La presidente della Commissione europea non è stata trattata in modo diverso, né la delegazione Ue ha chiesto una diversa disposizione. In questa situazione, ci saremmo aspettati che i due ospiti si fossero accordati tra loro", hanno fatot sapere all'Ansa fonti governative turche.
il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, presente alla visita dei leader Ue, ha definite ingiuste "le accuse nei confronti della Turchia" e ha aggiunto: "Non è la prima volta che accogliamo un ospite straniero. Durante l'incontro è stato rispettato il protocollo. Le unità responsabili del protocollo di Turchia e Ue si sono incontrate prima della visita e le loro richieste sono state soddisfatte", ha detto il capo della diplomazia di Ankara in una conferenza stampa con il suo omologo del Kuwait, Ahmad Nasser Al Mohammad Al Sabah.
"In termini di trattamento protocollare i presidenti della commissione e del consiglio europeo sono trattati nello stesso modo. Ci può essere chi parla prima o chi parla dopo. L'organizzazione del protocollo è una questione interna. Analizzeremo l'accaduto perché non succeda più", ha detto il portavoce della Commissione europea, Eric Mamer, ai giornalisti che chiedevano dettagli sul protocollo. "C'è stato un incidente, ma l'atteggiamento della presidente von der Leyen è stato quello di continuare la riunione per fare passare il messaggio della Ue", ha aggiunto Mamer. "Occorre concentrarsi sul nostro messaggio, Nel corso dell'incontro la presidente della Commissione europea ha parlato della convezione di Istanbul e dei diritti delle donne".