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La marcia delle donne di Washington L’attivista e la scelta di non partecipare «È il presidente, meglio farci i conti»

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

Luz Maria Utrera è un’attivista per la difesa dei diritti delle donne. Ha 38 anni, è nata in Argentina, vive a New York e sta per diventare cittadina americana. Dodici anni fa, mentre viveva a Los Angeles, è stata vittima di violenza domestica. Ha trasformato rabbia e dolore in impegno: ha costituito una Fondazione con il suo nome a sostegno delle donne che hanno vissuto la sua stessa esperienza. Nell’ultima campagna elettorale ha appoggiato Hillary Clinton. Ieri, però, Luz Maria non ha partecipato alla grande marcia di Washington. Perché? «Ho massimo rispetto per tutte le persone che ci sono andate. Ma non era quello che mi sentivo di fare. Sono rimasta a New York e ho partecipato a un dibattito all’Università Columbia sulle pari opportunità».

Lei ha sostenuto Hillary... «Sì, ma le elezioni sono passate, Donald Trump è il presidente. Non mi piace il clima di scontro che si sta creando nel Paese. A me piace vivere nel rispetto reciproco».

Con Trump si può dialogare?«Io sono a favore dei diritti delle donne, continuo a lavorare per le donne e mi confronto con tutti. Se non sono d’accordo con qualcuno lo dico, ma voglio farlo in modo pacifico, democratico».

Cosa pensa delle star che si sono alternate sul palco? Scarlett Johansson, Madonna..«A me piacciono Madonna, Johansson e anche Meryl Streep».

Possono essere figure leader per il movimento o serve altro?«Non voglio giudicare le motivazioni di nessuno. Sono andate alla marcia, va bene. Non so se potranno essere delle leader. Semplicemente non penso che quella sia la direzione giusta. Il Paese ha scelto un presidente: bisogna prenderne atto e farci i conti. In fondo è quello che ha detto Barack Obama».

Cosa significa «farci i conti»?«Mi sono rimessa a lavorare con ancora più impegno di prima con la collaborazione dell’Onu per far avanzare concretamente le iniziative della mia Fondazione. Sono una donna, sto dalla parte delle donne».

22 gennaio 2017 (modifica il 22 gennaio 2017 | 01:20)

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