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Recovery fund e parità di genere La Regione Piemonte approva l’adozione del bilancio di genere- Corriere.it

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

Buone notizie! La fine di aprile si avvicina e il Piemonte, unica finora Regione in Italia, ha approvato all’unanimità l’atto di indirizzo che il movimento il Giusto Mezzo sta proponendo agli enti locali nell’ambito della destinazione del Recovery Fund. Il Giusto Mezzo si ispira all’esperienza europea Half of it promossa dalla europarlamentare Verde Alexandra Geese nata per chiedere alla Commissione europea e al Consiglio europeo di rispettare l’articolo 23 della Carta europea dei diritti fondamentali in cui si afferma che «la parità tra donne e uomini deve essere garantita in tutti i settori, compreso l’impiego, il lavoro e la retribuzione». La richiesta di #halfofit è che almeno la metà del Fondo per la ripresa e la ricostruzione sia spesa per l’occupazione e la promozione dei diritti delle donne, nonché per la parità tra i sessi, in linea con la strategia per l’uguaglianza di genere della Commissione europea adottata nel marzo 2020.(Francesca Angeleri)

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Il Consiglio regionale di Palazzo Lascaris (regione Piemonte) ha dato il via libera, all’unanimità, all’atto di indirizzo che il Giusto Mezzo sta proponendo agli enti locali perché le battaglie portate avanti da ottobre atterrino sui territori. L’ordine del giorno, sottoscritto dalla consigliera di Forza Italia Alessandra Biletta e dalla consigliera del Movimento 5 Stelle Sarah Disabato, impegna la giunta del governatore Alberto Cirio a valutare, monitorare ed intervenire affinché i fondi del Recovery Fund siano distribuiti paritariamente sulle azioni che si rivolgono alla vita quotidiana di uomini e donne, con particolare attenzione alla questione dell’occupazione femminile. Impegna inoltre a garantire la parità qualificata di rappresentanza di genere nei livelli decisionali degli organismi pubblici; ad utilizzare le risorse del Recovery Fund anche per favorire la formazione femminile, contrastare il divario retributivo di genere, potenziare la rete dei servizi alle persone, promuovere forme innovative di smartworking e lavoro agile; a introdurre in ogni possibile atto azioni di rafforzamento della qualità dell’occupazione femminile, di potenziamento delle infrastrutture sociali per la conciliazione, per l’autonomia e per l’inserimento lavorativo delle donne con differenti abilità; a monitorare le discriminazioni e le molestie sul lavoro; ad incentivare azioni di contrasto alla povertà estrema. E ad assumere il bilancio di genere.

«La Regione Piemonte – dichiara Alessandra Biletta di Fi - è certamente tra le amministrazioni maggiormente all’avanguardia in tema di parità di genere, vi è una sensibilità diffusa sia tra le forze politiche in modo trasversale che all’interno della società. Tuttavia si può sempre migliorare, di lavoro da fare in tal senso ce n’è tanto. Pertanto, con questo atto di indirizzo chiediamo alla Giunta di monitorare che il tema della parità di genere venga tenuto in debito conto, in coerenza con le linee guida della Commissione Europea e del Governo, nella ripartizione delle risorse derivanti dal Recovery Fund, attraverso la predisposizione di misure che potenzino l’allargamento delle politiche per la famiglia, contemperando il ruolo genitoriale con quello lavorativo, che rilancino l’occupazione femminile e che superino il divario retributivo di genere». «La pandemia – aggiunge Sarah Disabato del M5S – ha messo in evidenza problematiche che già esistevano. La questione del lavoro delle donne è sociale ed economica. I sostegni alla natalità e i progetti per le famiglie non possono prescindere dalle azioni in questo documento, perché incentivare la natalità significa anche dare strumenti alla donna per poter riprendere la sua vita lavorativa, le sue prospettive e le sue ambizioni. Molti movimenti si sono attivati in questo periodo per chiedere di più su questi temi, e ricordo in particolar modo l’impegno del Giusto Mezzo, firmatario di una petizione a livello nazionale per chiedere i fondi del Recovery sulla parità di genere e l’occupazione femminile. Importantissimo l’impegno ad assumere il bilancio di genere, che ci permetterà di sapere che impatto hanno le nostre misure su uomini e donne». L’Ordine del Giorno del Giusto Mezzo è stato approvato nell’ultimo mese anche dal Comune di Nichelino, e dai comuni campani di Avellino e Pellezzano (SA).

12 aprile 2021 (modifica il 12 aprile 2021 | 09:53)

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