La Russia parlerà dei diritti delle donne all'Eurovision (e ciò non piace ai russi)
Quest’anno all’Eurovision Song Contest si parla di diritti umani e diritti delle donne, e a farlo è proprio la nazione che non ti aspetti: la Russia.
Parlare della Russia all’Eurovision Song Contest è come avventurarsi in un terreno scivoloso. La natura stessa del concorso permette alle tv di Stato affiliate di rappresentare la propria nazione con un mini show di tre minuti, e da sempre la tv russa ha utilizzato lo spazio concesso nello show per distinguersi nel mucchio con prove muscolari, abituandoci a esibizioni tanto kitsch quanto all’avanguardia dal punto di vista tecnologico o a performer con caratteristiche peculiari.
Ciò è accaduto talvolta strizzando l’occhio al pubblico lgbt+ (è il caso di Sergey Lazarev e delle sue duepartecipazioni), talvolta puntando sull’aspetto emozionale, tuttavia scivolando spesso nella retorica insulsa (Polina Gagarina, nel 2015, parlava di “un milione di voci” mentre Putin taceva sulla mattanza degli omosessuali in Cecenia e occupava militarmente la Crimea) e nel facile pietismo (non corroborato da una performance valida).
Quello che hanno in comune queste canzoni, tuttavia, è di essere state scelte internamente sotto stretta sorveglianza dalla tv di Stato per ragioni di opportuità, senza passare dal voto popolare. Quest’anno, invece, qualcosa sembra essere sfuggita di mano nella finale nazionale tenutasi in concomitanza della Giornata Internazionale della Donna, che vedeva tre brani in gara.
A spuntarla, con quasi il 40% dei voti totali, è stata la trentenne di origine tagika Manizha con il brano “Russian Woman“, canzone dal sound etnico tutta incentrata su un tema piuttosto scomodo per la propaganda di Putin: i diritti delle donne e i diritti umani.
Il testo di “Russian Woman”
“Field, field, field“, ossia “Campo, campo, campo” sono le prime parole del brano, quasi totalmente in russo, pronunciate da Manizha. E come scopriamo da Wiwibloggs, nella lingua russa le parole “campo” e “campo di battaglia” sono sinonimi. Un riferimento alla guerra e al lavoro in schiavitù al quale le donne russe sono state costrette a dedicarsi per decenni sotto gli zar.
Come rivelato dalla stessa interprete, “Russian Woman” è un viaggio in musica sulla “trasformazione dell’identità delle donne negli ultimi secoli in Russia“, che comincia in una izba [una tradizionale dimora di campagna slava] e attraversa tutte le tappe fondamentali delle conquiste delle donne, dal diritto di votare e di essere votata (come una delle prime al mondo), dai padiglioni delle fabbriche ai viaggi nello spazio. Una figura femminile che “non ha mai avuto paura di opporsi agli stereotipi e di assumersi la responsabilità da sola“.
Nei tre minuti della canzone, Russian Woman fa i conti anche con l’autodeterminazione delle donne, la lotta agli stereotipi di genere, il patriarcato e il body shaming: “Oh, che bellezza sei! / Hai già più di 30 anni! / Ciao? Dove sono i tuoi figli? / Stai abbastanza bene nel complesso / Ma perdere peso ti farebbe bene / Indossalo un po ‘più a lungo / Indossalo un po ‘più corto“.
Una critica senza mezzi termini ad una società, quella russa, fortemente maschiocentrica, nella quale le donne devono affrontare pregiudizi e discriminazioni quotidiane sulle proprie scelte di vita, che se differiscono dal canone della donna magra, sposata giovane e non troppo avvenente, si pongono automaticamente nel mirino di un’infamante stigmatizzazione sociale, e spesso di gravi episodi di violenza.
Manizha si scontra con questa logica patriarcale dichiarando di dettare da sé le regole della sua vita, invitando chi la ascolta a fare altrettanto (“Sei abbastanza forte, romperai il muro“), rivendicando il diritto di essere una donna libera, autodeterminata e realizzata, senza impedimenti esterni: “Ora dovresti tenerlo a mente / Non ti biasimo / Ma mi amo dannatamente tanto“. E chiude con un monito duro e inequivocabile: Non potete spezzarmi.
Поле поле полеЯ ж малаПоле поле полеТак малаКак пройти по полю из огняКак пройти по полю если ты одна?А-а-а?Ждать ли чьей-то ручечки, ручки?А-а-а?Кто подаст мне ручку девочки?Из покон вековС ночи до утраС ночи-ночиЖдем мы корабляЖдем мы корабляОчень оченьС ночи до утраЖдем мы корабляЖдем бы корабляА что ждать?Встала и пошла.Every Russian WomanNeeds to knowYou’re strong enough, you’re gonna break the wallШо там хорохорится?Ой, красавица?Ждешь своего юнца?Ой, красавицаТебе уж за 30Ало? Где же дети?Ты в целом красиваНо вот бы похудеть быНадень подлиннееНадень покорочеРосла без отцаДелай то, что не хочешьТы точно не хочешь?Не хочешь?А надо.Послушайте, правда.Мы с вами не стадоВороны пщ-щ-щ пыщ-щ-щОтвалитеТеперь зарубите себе на носуЯ вас не винюА себя я чертовски люблюБорются, борютсяВсе по кругу борютсяДа не молятсяСын без отцаДочь без отцаНо сломанной FamilyНе сломать меняYou gonnaYou gonna break the wallEvery Russian WomanNeeds to knowYou’re strong enough, you’re gonna break the wallEvery Russian WomanNeeds to knowYou’re strong enough, you’re gonna break the wallHey, Russian womanDon’t be afraid, girlYou’re strong enoughYou’re strong enoughDon’t be afraidDon’t be afraidDon’t be afraidDon’t be afraidБорются, борютсяВсе по кругу борютсяДа не молятсяСын без отцаДочь без отцаНо сломанной FamilyНе сломать меня | Field, field, fieldI’m so smallField, field, fieldI’m too smallHow to cross a field though the fire?How to cross the field if you’re alone?Heeeey?Should I wait for somebody’s little hand?Whaaat?Who will give me their helpful hand, girls?For ages nowFrom night till dawnFrom the deepest of the nightWe are waiting for a shipWe are waiting for a shipVery very muchFrom night till dawnWe are waiting for a shipWe are waiting for a shipVery very muchBut what’s the wait?Stand up, go ahead!Aha, aha!Every Russian womanNeeds to knowYou’re strong enough to bounce against the wallWhat’s the showing off for?Oh, what a beauty you are!Are you waiting for your young fella?Oh, what a beauty you are!You’re over 30 already!Hello? Where are your kids?You are quite fine overallBut losing weight would do you goodWear it a bit longerWear it a bit shorterGrew up without a father?Do what you don’t want to!Are you sure you don’t want it?Don’t want it?You should!Listen up, really!We ain’t a herdHey, crows, shoo!Leave me aloneNow learn it by heart:I don’t blame youBut damn do I love myselfThey fight, always fightEveryone around is fightingBut they never praySon without a fatherDaughter with no fatherBut this broken familyCan’t break meEvery Russian WomanNeeds to knowYou’re strong enough, you’re gonna break the wallEvery Russian WomanNeeds to knowYou’re strong enough, you’re gonna break the wallHey, Russian womanDon’t be afraid, girlYou’re strong enoughYou’re strong enoughDon’t be afraidDon’t be afraidDon’t be afraidDon’t be afraidThey fight, always fightEveryone around is fightingBut they never praySon without a fatherDaughter with no fatherBut this broken familyCan’t break me | Campo, campo, campoSono così piccolaCampo, campo, campoSono troppo piccolaCome attraversare un campo nonostante il fuoco?Come attraversare il campo se sei da sola?Heeeey?Devo aspettare la manina di qualcuno?Whaaat?Chi mi darà la sua mano utile, ragazze?Ormai da secoliDalla notte all’albaDal più profondo della notteStiamo aspettando una naveStiamo aspettando una naveMoltissimoDalla notte all’albaStiamo aspettando una naveStiamo aspettando una naveMoltissimoMa qual è l’attesa?Alzati, vai avanti!Aha, aha!Ogni donna russaHa bisogno di sapereSei abbastanza forte da rimbalzare contro il muroA cosa serve mettersi in mostra?Oh, che bellezza sei!Stai aspettando il tuo giovane amico?Oh, che bellezza sei!Hai già più di 30 anni!Ciao? Dove sono i tuoi figli?Stai abbastanza bene nel complessoMa perdere peso ti farebbe beneIndossalo un po ‘più a lungoIndossalo un po ‘più cortoCresciuto senza un padre?Fai quello che non vuoi!Sei sicuro di non volerlo?Non lo vuoi?Dovresti!Ascolta, davvero!Non siamo una mandriaEhi, corvi, shoo!Lasciami in paceOra imparalo a memoria:Non ti biasimoMa dannazione, amo me stessoCombattono, combattono sempreTutti intorno stanno combattendoMa non pregano maiFiglio senza padreFiglia senza padreMa questa famiglia distruttaNon puoi spezzarmiOgni donna russaHa bisogno di sapereSei abbastanza forte, romperai il muroOgni donna russaHa bisogno di sapereSei abbastanza forte, romperai il muroEhi, donna russaNon aver paura, ragazzaSei abbastanza forteSei abbastanza forteNon aver pauraNon aver pauraNon aver pauraNon aver pauraCombattono, combattono sempreTutti intorno stanno combattendoMa non pregano maiFiglio senza padreFiglia senza padreMa questa famiglia distruttaNon puoi spezzarmi |
Il fuoco amico della Russia
La ventata di aria fresca nella Russia proibizionista dei diritti civili ha suscitato qualche mal di pancia in patria. La portavoce del comitato investigativo russo, secondo quanto dichiarato dall’agenzia RIA Novosti, ha ricevuto una richiesta a procedere aprendo un’indagine su “Russian Woman” per “possibili dichiarazioni illegali” qualche giorno dopo la vittoria di Manizha nella selezione nazionale.
In particolare, l’Unione russa delle donne ortodosse ha pubblicato una lettera aperta chiedendo di censurare il video musicale di Manizha e impedire la sua partecipazione all’Eurovision denunciando “l’incitamento all’odio verso gli uomini” del testo, che minerebbe “le fondamenta di una famiglia tradizionale“.
A fare da eco alla comunità femminile ortodossa sono stati i veterani di guerra, che sulle pagine del sito internet Veteranskie Vesti (molto vicino ai ministeri degli interni e della difesa) hanno pubblicato una nota destinata ad Alexander Bastrykin, capo del comitato investigativo, chiedendo di avviare un procedimento penale verso Manizha in quanto la canzone mirerebbe “a insultare e umiliare la dignità umana delle donne russe“.
Non è mancata la mobilitazione degli haters sui social network, che oltre a ricoprire la cantante di irripetibili epiteti misogini hanno disprezzato le sue origine tagike sottolineando che “non è abbastanza russa” per rappresentare la nazione all’Eurovision.
Il 18 marzo, stando a quanto riportato dall’agenzia di stampa nazionale di proprietà statale RIA Novosti (ripresa da da escxtra.com) la fonte delle autorità di polizia ha archiviato il caso perché – si legge – “nella canzone non sono state trovate dichiarazioni illegali”.
Chi è Manizha e perché fa così tanta paura?
30 anni, rifugiata del Tagikistan, donna, ambasciatrice dell’Alto Commissariato ONU per i rifugiati dallo scorso dicembre, di religione islamica e strenua supporter dei diritti civili su Instagram: Manizha incarna perfettamente l’antitesi della cittadina russa media che piace alla società patriarcale figlia di Putin.
Trasferitasi dal Tagikistan in Russia da bambina, dove è scampata per pochissimo a una bomba che ha distrutto la casa dove viveva, Manizha mescola il sound etno-pop della sua terra con ritmi più europei, con i quali si è contaminata musicalmente durante il suo soggiorno in Regno Unito. Con i suoi testi, anche molto autoironici, abbatte gli stereotipi, provoca, decostruisce, ricostruisce, ispira nuove generazioni di donne e di uomini che credono in un futuro più egualitario. Il tutto senza scadere nel mélo, ma anzi con una buona dose di grinta.
La sua carriera musicale è iniziata nel 2003, in qualità membro dei RuKola e Krip de Shin, ma il suo primo album solista, “Manuscript”, è uscito solo nel 2017. Il secondo, Яiam, risale invece al 2018. Ha cantato la versione russa della colonna sonora del live action di Mulan, “Na put voina vstayu”.
Nel suo successo del 2019 “Nedoslavyanka“, che significa “Non proprio una donna slava”, Manizha passeggia tra le bancarelle di un bazar, combatte i ninja e distribuisce passaporti agli immigrati dell’Asia centrale. E sonda verità dolorose. “Sola tra estranei, una sconosciuta tra i miei”.
Probabilità di vittoria? Per il momento in pochi credono nell’etnopop di Russian Woman, ma tutto potrà ribaltarsi quando cominceranno le prove dello show. Per vedere Manizha sul palco di Rotterdam dovremo attendere la semifinale di martedì 18 maggio, dove la Russia si esibirà come terza.