"Il corpo è mio, il diritto all'autonomia e all'autodeterminazione": il rapporto di Aidos
ROMA - L'ultimo rapporto sullo stato della popolazione nel mondo 2021 di Unfpa - United Nations Population Fund, dal titolo "Il corpo è mio. Diritto a autonomia e autodeterminazione", ha evidenziato che più di 200 milioni le ragazze e le donne che vivono con le conseguenze delle mutilazioni genitali femminili e 4 milioni quelle che rischiano di subire la pratica ogni anno. Il documento, rapporto, rilanciato in Italia da Aidos - Associazione italiana donne per lo sviluppo, ha inoltre videnziato che la pandemia di Covid 19 potrebbe provocare 2 milioni di casi in più nei prossimi dieci anni.
Mutilazioni genitali e matrimoni forzati. Alla base di pratiche dannose come le mutilazioni genitali femminili, matrimoni precoci e forzati, stupri anche da parte del partner, gravidanze indesiderate, si riscontrano quasi sempre la disuguaglianza di genere e la mancanza di autodeterminazione e autonomia sul proprio corpo. Per quanto riguarda i matrimonio precoce, vera e propria forma di violenza di genere, il documento evidenzia che attualmente ben 650 milioni di donne nel mondo risultano sposate prima dei 18 anni e che ogni anno 12 milioni di ragazze si sposano prima di diventare adulte. In assenza di interventi efficaci, altri 120 milioni di donne e ragazze potrebbero sposarsi prima dei 18 anni.
La pratica della dote. La pratica della dote è poi un'altra causa di abusi e violenze: ogni anno, nella sola India, si registrano circa 8.000 morti laddove alle famiglie non viene pagata la dote prevista (Dhillon, 2018) e si stima che ogni anno vi siano circa 5000 delitti d'onore, la maggior parte dei quali in Medio Oriente e Asia meridionale (Gibbs e altri, 2019). Circa il 58% delle donne vengono uccise dal partner o da un membro della propria famiglia, 137 ogni giorno (Who, 2013). La pandemia Covid-19 ha aggravato la situazione e oggi, per la violenza di genere, si parla di "pandemia ombra".
Il ruolo positivo dell'istruzione. Stando al rapporto, l'uso della contraccezione moderna è più che raddoppiato dal 1994, ma nel 2019 erano 217 milioni le donne in tutto il mondo con esigenze non soddisfatte di contraccezione. Le donne e le ragazze istruite hanno maggior possibilità di esercitare il consenso, prendere decisioni sulla contraccezione e sull'assistenza sanitaria.
Ragazze e adolescenti che muoiono. Decine di migliaia di ragazze adolescenti muoiono ogni anno per complicazioni legate alla gravidanza e al parto che sono la principale causa di morte tra le giovani di età compresa tra i 15 e i 19 anni. I paesi a basso e medio reddito rappresentano il 99% sul totale delle morti materne di donne tra i15 e i 49anni. Ogni anno, tra le ragazze di età compresa tra i 15 ei 19 anni, si verificano 3,9 milioni di aborti clandestini che contribuiscono alla mortalità e alla morbilità materna.
I rischi che si corrono da disabili. Dai dati emerge, inoltre, che solo il 55% delle donne e delle ragazze adolescenti può prendere decisioni autonome sul proprio corpo in materia di sessualità, uso della contraccezione e richiesta di cure per la salute riproduttiva. Porre fine alle morti materne prevenibili, coprire i bisogni insoddisfatti di pianificazione familiare e fermare la violenza di genere in tutto il mondo entro il 2030, costerà al mondo 264 miliardi di dollari. Le persone con disabilità - e le donne in particolare - devono inoltre affrontare sfide ancora più complesse per disporre del proprio corpo. Le ragazze con disabilità hanno probabilità tre volte maggiori di subire violenza sessuale.
I numeri delle discriminazioni. In media, in tutto il mondo, le donne hanno il 75% dei diritti rispetto agli uomini. Dei circa 40 milioni di persone vittime di qualche forma di schiavitù moderna (lavoro forzato, schiavitù per debiti, matrimonio forzato, traffico di esseri umani), più di 7 su 10 sono donne. Ben 43 Paesi nel mondo non hanno una legge sullo stupro perpetrato dal partner, 20 Paesi o territori hanno una legge sul "matrimonio riparatore" che costringe le giovani donne a sposare lo stupratore, per proteggere il loro onore e quello delle famiglie, evitando in questo modo allo stupratore di affrontare il processo, e più di 30 Paesi limitano il diritto delle donne a muoversi liberamente fuori dalle proprie case. Per far sì che la situazione migliori, un ruolo importantissimo spetta agli uomini - si legge in sostanza nel rapporto di Aidos - che possono contribuire favorendo un ambiente sociale, capace di rispettare le scelte individuali e le possibilità di prendere decisioni informate sulla salute e sul corpo.