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Annamaria Ascolese morta uccisa dal marito Antonio Boccia

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

Annamaria Ascolese, insegnante e responsabile del plesso elementare Anna Frank di Frattocchie ferita dai colpi di pistola sparati dal marito Antonio Boccia, un carabiniere di 57 anni, che l'ha inseguita per il loro appartamento al culmine di una lite e che, dopo la brutale aggressione, si è suicidato nel suo appartamento di Marino con un colpo di pistola al petto, è morta.

La donna, per giorni, ha lottato tra la vita e la morte all'ospedale San Camillo di Roma. Questa mattina, all'alba, il suo cuore ha smesso di battere. Annamaria Ascolese era stata sottoposta domenica 18 aprilea un lungo e delicato intervento di ricostruzione del transito intestinale, eseguito dal Professor Marini e dal dottor Piccioni assistiti dalla anestesista della Uosd Shock e Trauma, la dottoressa Lopatriello. 

Entrambi originari di Sarno, lui era vicebrigadiere dei carabinieri in servizio presso la direzione centrale del servizio antidroga, lei una insegnante e responsabile del plesso elementare Anna Frank di Frattocchie, nonché impegnata in difesa dei diritti delle donne. 

La tragedia familiare si è consumata nel pomeriggio dello scorso 16 aprile nel quartiere Sant'Anna ai Castelli Romani dopo che Antonio Boccia ha prima sparato contro la moglie Annamaria Ascolese per poi puntarsi la pistola contro il petto e fare fuoco. Un colpo fatale che non ha lasciato scampo al carabiniere in servizio presso la direzione centrale del servizio antidroga di Roma. La moglie, invece, era stat ferita al petto, alla coscia ed al braccio, mentre tentata di fuggire dalla furia omicidia del marito scappando dalla cucina al balcone, dove è poi crollata a causa dei colpi  esplosi contro di lei.  

Il vice brigadiere dei carabinieri, separato da 14 anni dalla prima moglie e padre di due ragazze, forse l'ha creduta morta ed una vola rientrato in casa si è ucciso. Oggi il nuovo tragico epilogo. Anche Annamaria Ascolese è morta. Roma e la sua provincia si macchiano così ancora di sangue, una nuova tragedia familiare dopo i casi del Tintoretto, Gallicano nel Lazio e l'Isola Sacra.

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