"Sono contenta che le donne continuino a battersi E’ sempre necessario difendere i nostri diritti"
Intervista ‘impossibile’ a Christine de Pizan, scrittrice del Medioevo: una voce antica in difesa della parità di genere. Che cosa ha ispirato la vostra vita?
"Come Zaki, anche io, nei miei testi, ho esposto le mie idee sui diritti della donna".
Come vi sentite ad essere una delle prime donne istruite?
"Mia madre avrebbe voluto per me una tradizionale istruzione ago e filo: è stato mio padre che mi ha spinta a studiare. Ed è stato difficile, considerando che sono vissuta nel Medioevo. Ma proprio grazie ai miei studi ho potuto mantenere la famiglia".
Uno dei vostri libri si intitola “La Città delle dame“. Perché?
"Nel libro immagino una città di sole donne. Allora si pensava che la donna fosse inferiore per natura. Secondo me, è solo la mancanza di istruzione che mette la donna in inferiorità. Ecco, io ho combattuto questo pregiudizio, per la parità di genere, come dite voi oggi".
La vostra storia assomiglia a quella di Malala Yousafzai che ha rischiato la vita per il diritto delle bambine pakistane ad andare a scuola.
"Sono contenta di saper che le donne continuino a combattere per i loro diritti. E’ proprio grazie all’impegno di persone come Patrick, Malala e me che oggi vivete in un mondo più giusto".
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