1 Maggio e le donne, Luciano: “Persi 99mila posti di lavoro”. Pronto sportello di ascolto - Mandamento Notizie
1 Maggio, focus sulla condizione femminile lavorativa. Ecco cosa sostiene la Consigliera di Parità della Provincia di Avellino Enza Luciano.
“Le giornate dedicate mi piacciono – afferma – Questa del primo maggio forse è la mia preferita. I diritti dei lavoratori e soprattutto delle lavoratrici sono un argomento che, per la verità, fa parte della mia vita quotidiana, in modo particolare da quando rivesto il ruolo di consigliera provinciale di parità“. Il punto della situazione. “Un mandato che finora sta coincidendo con un momento particolare, a causa della pandemia. Il covid si è abbattuto come uno tsunami sul mondo del lavoro, in particolare su quello femminile. Solo nel dicembre 2020 sono venuti meno 101.000 posti di lavoro, di cui 2.000 di uomini e 99.000 di donne. Come si spiegano questi numeri? Con il fatto che sono stati colpiti, prima di tutto, quei settori nei quali trovano maggior occupazione le donne, come turismo, ristorazione, alberghi, servizi domestici e cultura. Aggiungiamo che, in un questo periodo critico, sono stati maggiormente sacrificati coloro che avevano un contratto part-time o comunque di tipo precario ovvero il tipo di situazione che, dal punto di vista statistico, riguarda di più le lavoratrici. Senza contare che sono state tante le donne che hanno dovuto rinunciare al lavoro retribuito per farsi carico del lavoro di cura domestico non retribuito, che in questo anno è lievitato a fronte della sospensione di numerosi servizi alla persona. Con la conseguenza che l’esclusione delle donne dal mondo del lavoro ha portato ad un impoverimento generalizzato nella società. Questo è un problema complesso e richiede interventi culturali e politici coraggiosi“. La mobilitazione per affrontare la questione è elevata. “Il 13 maggio prossimo, in attesa di poter tornare ad incontrarci di persona, èconvocata la Conferenza Nazionale delle Consigliere di Paritá, per la prima volta in modalitá online.Il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, on. Andrea Orlando, ha espresso la volontá di incontrare la Conferenza Nazionale, e l’incontro avrá come tema centrale proprio le problematiche legate allo sviluppo delle politiche per l’occupazione femminile“.Molteplici le proposte in esame. “In questa occasione saremo tutti chiamati a chiederci come poter superare questa crisi che ha travolto il mondo del lavoro femminile. Lo dicevamo in passato, ma ciò vale a maggior ragione ora, è necessario, in primis, un’equa ripartizione del lavoro di cura tra donne e uomini, che deve passare attraverso una nuova conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. È necessario, pertanto, ripensare agli orari di lavoro e introdurre un congedo di paternità obbligatorio pari a quello di maternità. Inoltre, una scelta economicamente vincente, può essere quella di trasformare parte del lavoro di cura svolto informalmente dalle donne in lavoro retribuito. Accanto a tutto ciò è necessario procedere ad incentivi a favore delle aziende che assumono donne; promuovere l’imprenditoria femminile e soprattutto superare la differenza salariale tra uomo e donna, il c.d. gender pay-gap.Da parte mia c’è la volontà di impegnarmi al massimo”.Novità nei servizi anche in Irpinia. “Nei giorni scorsi è anche iniziato l’iter per l’istituzione di uno sportello di ascolto, diretto alle lavoratrici, ai lavoratori e alle persone in attesa di occupazione. L’idea è quella di offrire sia assistenza psicologica sia legale. Si tratta di un servizio gratuito, che verrà svolto garantendo il diritto alla privacy. L’ambito territoriale a cui si rivolge è ovviamente quello dell’intera provincia. Lo sportello, che ho pensato così di denominare “La cultura è diversità, il lavoro è parità”, avrà anche il compito di aiutare le persone a fari i conti con gli effetti che la pandemia ha lasciato nella vita di ognuno di noi, ovviamente con particolare riferimento a quella lavorativa. So che non sarà un’attività semplice ma, come sempre, proveremo a fare del nostro meglio. Nel frattempo auguro a tutte le donne e a tutti gli uomini di poter presto tornare a riappropriarsi dei propri spazi di vita, soprattutto dal punto di vista lavorativo. Perché il lavoro è lo strumento che garantisce a tutti la libertà“.