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Von der Leyen sul sofa-gate: "Mi sono sentita offesa e ferita come donna e come europea"

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

BRUXELLES - "Sono la prima donna a esser presidente della Commissione europea ed è così che mi aspettavo di essere trattata nel viaggio in Turchia, come una presidente della Commissione. Non riesco a trovare una giustificazione e devo concludere che quello che è successo è accaduto perché sono una donna". Così  Ursula von der Leyen intervenendo al Parlamento europeo al dibattito sulla Turchia. "Mi sono sentita ferita come donna e come europea - ha aggiunto - questo riguarda i valori che sono alla base della nostra Unione e dimostra quanto dobbiamo ancora fare perché le donne siano trattate con parità". "Una cosa del genere sarebbe successa se avessi portato un abito con una cravatta?", si è chiesta von der Leyen.

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"Il rispetto dei diritti delle donne è la conditio sine qua non per la ripresa del dialogo con la Turchia", ma "non è l'unica condizione", ad esempio servono anche "una de-escalation nel Mediterraneo orientale e il rispetto delle sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo", ha detto la presidente della Commissione. "Le donne occupano il 40% dei posti dirigenziali in Commissione europea", ha aggiunto tornando al dibattito sui diritti di genere iniziato dopo il sofagate. "La Commissione a breve organizzerà un incontro con le altre istituzioni per capire come possiamo fare meglio", perché "le donne sono il 50% della società e questo deve essere rispettato anche nelle istituzioni", ha concluso la presidente.

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"Ho utilizzato l'incontro ad Ankara per ribadire la forte preoccupazione per il fatto che la Turchia si sia ritirata dalla Convenzione. Il ritiro di uno dei Paesi fondatori del Consiglio d'Europa è un segnale pessimo. Ma per essere credibili non dobbiamo solo criticare gli altri ma dobbiamo agire anche a casa nostra. Sapete che diversi stati membri non hanno ancora ratificato la Convenzione di Istanbul e altri stanno pensando di ritirarsi dalla stessa. Questo è inaccettabile. Qualsiasi tipo di violenza contro le donne e i bambini è un reato e va punito come tale".

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Al dibattito è intervenuto anche il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, protagonista in negativo dell’incidente di Ankara, quando prese posto nella poltrona accanto a Erdogan, mentre von der Leyen veniva relegata in undivano accanto. "Mi rendo conto che le immagini hanno potuto dare, soprattutto a molte donne, un senso di essere offese collettivamente. – ha detto - Quindi vorrei confermare pubblicamente un mio impegno completo, totale e assoluto, a sostenere le donne e la parità di genere in tutti i sensi".

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