«È lo stesso campione dei diritti civili?»- Corriere.it
Se attacchi, aspettati di essere attaccato. Dopo il caso scoppiato per il discorso sul palco del Primo Maggio, Fedez è finito sotto i colpi secchi di politici e commentatori, che hanno tirato fuori i testi delle sue canzoni ribelli di qualche anno fa per dimostrare la sua presunta non credibilità. «Quello che scrive queste cose è lo stesso “campione” dei diritti civili salito sul palco del concerto del Primo Maggio? Chiedo per un amico», scrive su Twitter Vittorio Sgarbi, politico e critico d'arte, postando le frasi più «significative» del repertorio politicamente scorretto a corredo della sua tesi, che dimostrerebbero che Fedez, che difende ad alta voce il Ddl Zan contro le discriminazioni, avrebbe invece manifestato posizioni omofobe.
Sgarbi già ieri aveva attaccato il rapper: «Se decidi di partecipare al concerto del Primo Maggio parli di lavoro, non fai un comizio per attaccare i tuoi avversari», aveva scritto intervenendo nella polemica politica scoppiata dopo il discorso del cantante sul palco di sabato sera. Sgarbi continuava: «Diversamente, il tuo ruolo non è quello dell’artista, ma di un militante che utilizza il servizio pubblico per propagandare le proprie idee politiche». Il sindaco di Sutri nei giorni scorsi aveva già criticato la campagna di Fedez e della sua compagna Chiara Ferragni a sostegno del disegno di legge contro l’omofobia. «Non sono contrario ai diritti di ogni persona che deve poter sviluppare liberamente le proprie tendenze sessuali. Ciò che non accetto è l’imposizione verso giovani sotto i 14 anni ai quali si vuole imporre una visione secondo la quale essere etero o non esserlo è la stessa cosa. Sono contrario all’imposizione di questa visione. Non hai diritti», aveva detto Sgarbi.
I testi «politicamente scorretti»
Ma non c'è solo Sgarbi a ricordare i passati «politicamente scorretti» del rapper, che della ribellione e della provocazione aveva fatto la sua cifra stilistica. Selvaggia Lucarelli su Fb, pur apprezzando il gesto di Fedez, ha commentato: «Improvvisamente paladino del mondo Lgbt. Bene- scrive - Fedez però è anche quello che quando il primo cantante italiano famoso anche fuori dai confini nazionali ha fatto coraggiosamente coming out e nel 2010 - mica ora, con la strada più che spianata- nella canzone Tutto il contrario gli dedicò la strofa: 'Mi interessa che Tiziano Ferro abbia fatto outing, ora so che ha mangiato più wurstel che crauti. Si era presentato in modo strano con Cristicchi: ciao sono Cristiano non è che me lo ficchi?". Una "licenza poetica", tipica di certo machismo rap, che farà sorridere qualcuno ma che certo, nel clima attuale, farebbe inorridire chi difende Fedez a spada tratta». A ricordare la stessa canzone, che sollevò lo sdegno di Tiziano Ferro, anche il leghista Gian Marco Senna, su Twitter.
«Tutti cambiano idea nella vita», ha spiegato Fedez. «Il vostro leader è passato da "senti che puzza, scappano anche i cani, stanno arrivando i napoletani" a voler governare il Paese», ha proseguito il cantante che poi ha evidenziato che la sua canzone si intitola Tutto il contrario: io scrivo tutto il contrario di quello che penso. Non è difficile».
Il caos in Rai
Intanto la Rai è finita nel caos dopo che, durante il concertone del 1 maggio, Fedez ha criticato in diretta tv la Lega per l’ostruzionismo al ddl Zan e per le posizioni omofobe accusando Rai3 di «censura preventiva». «Rai3 non ha mai censurato Fedez né altri artisti, né ha chiesto testi per una censura di qualsiasi tipo», si difende l’ad Rai Fabrizio Salini. Ma la polemica divampa e sul tavolo del governo rispunta il dossier dei nuovi vertici Rai.
Il caso Fedez-Rai: per approfondire
E mentre il presidente della Commissione di Vigilanza Alberto Barachini convoca in audizione il direttore di Rai3 Di Mare, il segretario Pd Letta si aspetta «scuse dalla Rai» e ringrazia Fedez per le «parole forti che condividiamo in pieno». «Io sto con Fedez. No alla censura» è il tweet di Giuseppe Conte mentre Salvini osserva: «Polemica tutta interna alla sinistra». E chiede che «il prossimo ad sia interno».
3 maggio 2021 (modifica il 3 maggio 2021 | 17:01)
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