Ursula von der Leyen torna sul "sofagate": "Mi sono sentita colpita e sola" - Esteri
Bruxelles - "Lo status delle donne rappresenta lo status della democrazia, la parità di partecipazione delle donne rende più forte la democrazia". La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen torna sul "sofagate" che l'ha vista suo malgrado protagonista ad Ankara il 7 aprile scorso, quando rimase senza sedia davanti al presidente Recep Tayyip Erdogan e al presidente del Consiglio Ue, Charles Michel. E lo fa intervenendo al Parlamento europeo al dibattito sulla Turchia. "La mia visita in Turchia dimostra quanta strada dobbiamo ancora fare prima che le donne siano trattate alla pari" degli uomini, "sempre e dovunque". E ancora: "La mia storia ha fatto titolo, ma ci sono così tante storie di donne, la maggior parte assai più serie, che passano inosservate. Dobbiamo assicurarci che anche queste storie vengano raccontate".
Dal canto suo, Michel ha ribadito la sua posizione: "Ho espresso diverse volte il mio rammarico per la situazione che si è venuta a creare nel viaggio ad Ankara. Le nostre squadre non hanno potuto avere accesso alla sala. Insieme alla Commissione ci siamo impegnati perché non accada più in futuro. In quell'istante avevo deciso di non reagire ulteriormente per non creare un incidente politico che avrebbe rovinato mesi di preparativi e sforzi politici e diplomatici", ha aggiunto Michel. "Mi rendo conto che le immagini hanno potuto dare il senso a molte donne di sentirsi offese collettivamente, vorrei confermare il mio impegno completo e assoluto a sostenere le donne e la parità di genere, cosa che ho sempre fatto nella mia carriera politica. Io e la presidente della commissione europea abbiamo espresso con vigore ad Erdogan la nostra posizione rispetto al ritiro della Turchia alla Convenzione di Istanbul".
Il ricordo di quella giornata
"Sono la prima donna a esser presidente della Commissione europea ed è così che mi aspettavo di essere trattata nel viaggio in Turchia, come una presidente della commissione. Non riesco a trovare una giustificazione e devo concludere che quello che è successo è accaduto perché sono una donna. Mi sono sentita ferita come donna e come europea - ha aggiunto - questo riguarda i valori che sono alla base della nostra Unione e dimostra quanto dobbiamo ancora fare perché le donne siano trattate con parità". Di fronte alla sedia mancante "mi sono sentita colpita e sola. Cosa sarebbe successo se avessi indossato giacca e cravatta?", si è chiesta la presidente. "Quando sono arrivata al meeting - ha ricordato Von der Leyen - c'erano telecamere nella stanza e grazie a loro il video è diventato virale. Non c'era bisogno di sottotitoli o spiegazioni, le immagini parlavano da sole", ha concluso.
La trattativa con la Turchia
"Il rispetto dei diritti delle donne è la conditio sine qua non per la ripresa del dialogo con la Turchia", ma "non è l'unica condizione", ad esempio servono anche "una de-escalation nel Mediterraneo orientale e il rispetto delle sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo", ha aggiunto Ursula von der Leyen. "Le donne occupano il 40% dei posti dirigenziali in Commissione europea", ha aggiunto la presidente tornando al dibattito sui diritti di genere iniziato dopo il sofagate. "La Commissione a breve organizzera' un incontro con le altre istituzioni per capire come possiamo fare meglio" perché "le donne sono il 50% della società e questo deve essere rispettato anche nelle istituzioni", ha concluso la presidente.
I diritti delle donne
La visita dei due esponenti Ue ad Ankara aveva già suscitato forti critiche perché due settimane prima Erdogan aveva ritirato la Turchia dalla Convenzione di Istanbul,un trattato internazionale che ha l'obiettivo di prevenire la violenza contro le donne. I sostenitori del leader turco avevano respinto le accuse, sostenendo che la decisione non significava che i diritti delle donne fossero stati declassati. Von der Leyen e Michel hanno equivalente rango diplomatico. Prima del controverso episodio della sedia e del divano, i tre leader avevano posato insieme per le foto di rito, con la presidente della Commissione europea alla sinistra di Erdogan e Michel alla sua destra. Dopo l'incontro, von der Leyen non ha menzionato direttamente l'incidente, ma ha espresso preoccupazione per i precedenti della Turchia sui diritti delle donne. "Sono profondamente preoccupata per il fatto che la Turchia si sia ritirata dalla Convenzione di Istanbul - ha detto ai giornalisti - Si tratta di proteggere le donne e i bambini dalla violenza. E questo è chiaramente un segnale sbagliato in questo momento".
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