Legge 194, le minoranze in consiglio regionale: "No a sportelli antiabortisti, assumere medici non obiettori"
Liguria. “No alle associazioni antiabortiste negli ospedali e nei consultori, una proposta becera della destra, un attacco alla legge 194 e al diritto di scelta della donna che colpevolizza chi sceglie di abortire, con la pratica inquisitoria e medievale delle associazioni antiabortiste che dovrebbero gestire la campagna di informazione per il diritto all’aborto negli ospedali”.
Lo afferma il capogruppo del Partito Democratico in consiglio regionale Luca Garibaldi commentando una proposta di legge regionale presentata dal gruppo di Fratelli d’Italia e firmata da Stefano Balleari, Sauro Manucci e Veronica Russo. “Nel testo – spiega Garibaldi – si prevede l’istituzione di ‘sportelli informativi all’interno degli ospedali avvalendosi della collaborazione volontaria di idonee formazioni sociali di base e associazioni di volontariato’ destinate a ‘superare le cause che potrebbero indurre ad un’interruzione di gravidanza’, e si cita in via esplicita il ricorso a ‘organizzazioni di volontariato che operano nel settore dell’aiuto alla vita nascente’.
“L’idea – sottolinea Garibaldi – di mettere le associazioni antiabortiste nei consultori è inaccettabile. Chiediamo il rispetto di una legge esistente e il rafforzamento dei servizi già previsti dalla 194. È tempo di dire basta a questa propaganda fatta sulla pelle delle donne. Proporremo che la Liguria assuma, con un bando dedicato, solo medici non obiettori nelle strutture pubbliche, come ha già fatto il Lazio. Perché chi sceglie di abortire – conclude il capogruppo Pd – deve poterlo fare e non vedersi impedito nei fatti il diritto di scelta”.
A intervenire sul tema anche la consigliera regionale della Lista Sansa Selena Candia: “La destra che governa la Regione retrograda e anacronistica, nemmeno si accorge di indebolire le donne, di colpevolizzarle, di esporle alla vittimizzazione e alla violenza maschile. Nella relazione finale della proposta di legge si legge che ‘L’aborto è sempre e comunque una sconfitta: per il figlio, che perde la vita; per la madre, che sovente porta con sé un trauma per tutta l’esistenza; per la società, che viene privata del suo futuro’ e ‘Per questo i proponenti della presente proposta di legge intendono rendere concretamente un servizio ai figli – la cui vita, ancora nascosta, è in pericolo -; e alle loro madri, minacciate dalla solitudine, dall’ignoranza, dalla povertà, dalla paura’”.
“La strada da seguire, ovviamente, è un’altra: dobbiamo favorire l’autonomia morale delle donne, creare politiche sociali che le sostengano – dagli asili nidi all’assistenza degli anziani – e aiutarle a risolvere i problemi nati con l’obiezione di coscienza dei medici che impediscono la piena applicazione della legge 194 sul diritto di aborto. Da subito ci mobiliteremo in difesa del diritto alla salute e della libertà di scelta. Questa proposta di legge va fermata – conclude Candia – apre le porte all’oscurantismo, nega i diritti e la piena cittadinanza alle donne, minacciando i diritti sinora conquistati”.
“Una proposta irricevibile che mette a rischio il diritto delle persone ad accedere a un’Interruzione Volontaria di Gravidanza sicura, gratuita e non giudicante – tuona dalla minoranza il consigliere regionale di Linea Condivisa Gianni Pastorino -. La genitorialità deve essere una libera scelta, non un’imposizione o un ricatto morale. La nostra regione non ha bisogno di imporre gravidanze indesiderate o di far sentire in colpa le persone che accedono a un diritto garantito da una legge da ben 43 anni”.
“Sono altre le azioni utili e necessarie che si dovrebbero portare avanti l’inserimento dell’educazione all’affettività e alla sessualità nelle scuole, la contraccezione gratuita, investire nella formazione di personale sanitario non obiettore che garantisca e tuteli il diritto all’accesso all’IVG. L’Italia è un paese laico dove l’aborto è un diritto – conclude il vicepresidente della commissione sanità Pastorino -. E i diritti vanno garantiti e tutelati, non ostacolati”.