A Bergamo una panchina arcobaleno contro l’omofobia- Corriere.it
Una panchina arcobaleno. È il modo del Comune di Bergamo di aderire, lunedì 17 maggio, alla Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia. Il 15 e 16 maggio alcuni componenti del Tavolo contro l’omolesbobitransfobia coloreranno una panchina tra quelle che si trovano vicino al Monumento del Partigiano. Lunedì 17 maggio sarà inaugurata alle 18.
«Ad aprile scorso — dichiara l’assessora alle Pari opportunità Marzia Marchesi — è stato riattivato il Tavolo contro l’omolesbobitransfobia del Comune di Bergamo, un organismo permanente che ho l’onore di presiedere e dove siedono tutti i capogruppo del Consiglio comunale, una rappresentante del Consiglio delle donne, la consigliera di Parità della Provincia, i rappresentati o delegati di associazioni, istituzioni, organizzazioni o gruppi a difesa dei diritti delle persone Lgbtqi+ presenti e attivi sul territorio. Alla manifestazione di interesse pubblicata a giugno 2020, rivolta ad accogliere le domande di partecipazione al Tavolo, hanno risposto in 12 associazioni del territorio che quindi oggi ne fanno parte. Sono molto contenta di questo risultato che ci consentirà di dare nuovo slancio alle iniziative rivolte alla prevenzione e al contrasto delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale che meritano, in questo particolare momento, grande attenzione sul piano politico e istituzionale».
Inoltre il Comune di Bergamo aderisce alla campagna social promossa da RE.A.DY (la Rete italiana delle regioni, province autonome ed enti locali, impegnata a prevenire, contrastare e superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere), che prevede la pubblicazione sui canali social di immagini della propria città inserite in un layout con lo slogan «Qui non c’è posto per parole d’odio #stophatespeech».
La Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia è un appuntamento riconosciuto dall’Unione europea e dalle Nazioni Unite e dedicato a favorire il contrasto alle discriminazioni, la lotta ai pregiudizi e la promozione della conoscenza riguardo a tutti quei fenomeni che rappresentano continue violazioni della dignità umana. La prima Giornata internazionale fu il 17 maggio 2005, a 15 anni dal 17 maggio 1990, quando l’omosessualità venne rimossa dalla lista delle malattie mentali nella classificazione internazionale delle malattie pubblicata dall’Organizzazione mondiale della sanità. «Le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale — le parole del Capo dello Stato Sergio Mattarella il 17 maggio 2020 — costituiscono una violazione del principio di eguaglianza e ledono i diritti umani necessari a un pieno sviluppo della personalità umana che trovano, invece, specifica tutela nella nostra Costituzione e nell’ordinamento internazionale».
14 maggio 2021 | 14:03
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