Lara Lugli, la società si arrende. Trionfi per Paltrinieri e il Teatro comunale Attualità
Le classiche due campane risuonano oggi su Carlino e Gazzetta nel dare conto dello scioglimento del caso della pallavolista Lara Lugli. Citata in giudizio nel 2019 dalla Pordenone Volley per danni, essendo rimasta incinta, dunque non in grado secondo la denunciante di adempiere ai suoi impegni contrattuali, la giovane atleta avrebbe dovuto presentarsi martedì prossimo in Tribunale. Ma in questi giorni la società ha ritirato la denuncia e versato anche gli ultimi emolumenti, rimasti in sospeso e dalla cui rivendicazione da parte di Lugli era scattata la controffensiva con richiesta di rifusione dei danni. Sulle pagine provinciali del Carlino la Pordenone Volley dichiara di aver ceduto per quieto vivere, dopo tutto il clamore sollevato dal caso anche ai vertici dello sport italiano, negli ambienti politici e sui media nazionali e internazionali. E ribadisce di aver semplicemente reagito, senza richiesta di danni, a un'ingiunzione di pagamento dell'ultimo stipendio che, trattandosi di società dilettantistica, consisteva solo in rimborsi spese e premi partita che riteneva già liquidati, spiegando altresì che il rapporto con l'atleta era regolato da una scrittura privata nella quale lei stessa aveva fatto inserire la clausola della rescissione del rapporto in caso di maternità.
Di tutt'altro tenore la versione dell'atleta, affidata invece all'apertura della Gazzetta, dove si parla di Davide che ha battuto Golia, e di una pagina importante per i diritti delle donne che praticano attività sportiva. E dove la stessa Lara Lugli sottolinea il lavoro importantissimo delle associazioni come Assist e Aip che l'hanno fiancheggiata in una dura battaglia alla quale ha inteso conferire carattere di esemplarità, per mostrare a tutte le colleghe che si ritrovino nella stessa situazione l'iter che conviene loro percorrere per spuntarla E' stato creato un precedente importante, dice in sostanza l'atleta, tale per cui i datori di lavoro anche in ambito sportivo ora sanno che non ci si può comportare come ha fatto la sua ex società di appartenenza. Ieri, il caso di Lara Lugli era stato anche oggetto di una approfondita analisi, sul terreno dei diritti delle donne, affidata a un editoriale su Repubblica dalla dirigente dell'Istat, Linda Laura Sabbadini.
E mentre le pagine sportive dei due quotidiani sono piene delle immagini del terzo trionfo ottenuto agli Europei di nuoto da Gregorio Paltrinieri nelle gare in acque libere con la staffetta mista 4x2,5 chilometri (ha rimontato venti secondi di ritardo in terza frazione, lasciando al compagno Domenico Acerenza il vantaggio che ha portato l'Italia alla vittoria) l'apertura della pagina locale del Carlino è tutta concentrata sulla soddisfazione del direttore Carlo Guaitoli per il successo della stagione on line del Teatro comunale di Carpi. I numeri esibiti da Guaitoli parlano infatti di nove spettacoli in streaming con una media di 3 mila 500 visualizzazioni ciascuno. E Guaitoli spiega il brillante esito con la qualità tecnica ottenuta, con spettacoli di spessore e con il senso di comunità scattato fra gli spettatori che hanno voluto stringersi al teatro in un momento di particolare difficoltà. Per il resto le cronache locali sono invase dalle immagini dell'affresco murale inaugurato ieri alla Cra il Carpine, autore Sebastiano Matarazzo, in arte Seba Mat, che ha donato l'opera – al centro della quale è ritratta dal fenice che risorge dalle proprie ceneri – al Comune, come segno di speranza e di rigenerazione impresso su una delle strutture che furono focolaio della pandemia.