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WeWorld Festival: a Milano tre giorni di dibattiti e incontri per parlare di donne e diritti

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

Da oggi a domenica è di scena il WeWorld Festival, evento annuale sulla condizione delle donne in Italia e nel mondo promosso dalla organizzazione da 50 anni impegnata a garantire i diritti di donne, bambine e bambini in 27 Paesi del mondo, compresa l'Italia. Il festival, quest'anno all'11esima edizione, si svolge in una doppia veste, sia in presenza, presso lo spazio Base di Milano, sia online su Facebook.

 

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Il festival si occupa di come la pandemia abbia peggiorato le condizioni di donne, bambine e bambini in tutte le Regioni italiane, dal punto di vista dell'inclusione economica, sociale, educativa, con grandi disparità: nella classifica di inclusione di donne, bambine e bambini, al primo posto troviamo infatti Friuli Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige ed Emilia Romagna, mentre sono fanalino di coda le Regioni del Sud, in particolare la Sicilia. Ma anche due Regioni del Nord, Piemonte e Liguria, non garantiscono sufficiente inclusione. Sono questi i principali risultati della 2^ edizione del Rapporto "Mai più invisibili: donne, bambine e bambini ai tempi del Covid-19 in Italia", presentato oggi da WeWorld. All'evento di presentazione hanno partecipato Elena Bonetti (ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia), Cristina Grieco (Consigliera Ministero dell'Istruzione) ed Elly Schlein (vicepresidente Regione Emilia Romagna).

 

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Sono tre giorni di talk, dibattiti, performance e mostre, tutti ad accesso libero e gratuito, per parlare di empowerment, di diritti e della condizione femminile. Tema centrale di questa edizione saranno gli stereotipi, di genere ma non solo, che costituiscono ancora il fondamento della mancata inclusione di molte donne nella vita sociale, politica, economica e culturale del nostro Paese. Dagli stereotipi di genere a quelli legati all’aspetto fisico e al bodyshaming, dagli stereotipi su donne e maternità fino alla violenza di genere.

 

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Protagonist? di questa edizione del Festival: la star del fumetto Fumettibrutti (Josephine Yole Signorelli), la disability right advocate Sofia Righetti, le giornaliste Jennifer Guerra, Floriana Bulfon, Cristina Sivieri Tagliabue, Corinna de Cesare, Ilaria Dondi e Emanuela Zuccalà, le photo editor Manila Camarini e Renata Ferri, le fotografe Francesca Volpi e Arianna Arcara, le scrittrici Antonella Lattanzi, Elvira Serra, Viola Di Grado, lo scrittore Gianluca Nativo, l’autrice Marina Di Guardo, l’imprenditrice digitale e attivista Veronica @spora Benini, l’attrice Vittoria Schisano e l’attore Alberto Malanchino, la campionessa olimpica Elisa di Francisca, la ex tennista professionista ora life coach Sara Ventura, l’attivista Carlotta Vagnoli, le scrittrici e curatrici del progetto “Musa e Getta” Arianna Ninchi e Silvia Siravo, le giornaliste e autrici Daniela Simonetti e Tiziana Ferrario, le blogger di “Mammadimerda” Sara Malnerich e Francesca Fiore, l’antropologa Benedetta Barzini, la psicologa Elena Giulia Montorsi e la filosofa Maura Gancitano di Tlon.

 

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Nell'ambito del festival 24 studenti dibatteranno in italiano ed inglese durante la finalissima nazionale di "Exponi le tue idee! #Climateofchange edition", il torneo di debate promosso nelle scuole superiori da WeWorld. La competizione educativa è inserita nel calendario ufficiale degli incontri di #all4climateitaly2021 organizzati dal Ministero della Transizione Ecologica in preparazione di COP 26. Nella finalissima, prevista alla 14,30, si sfideranno 4 squadre (2 squadre da 6 persone per il torneo in lingua italiana e 2 squadre da 6 persone per quello in lingua inglese) su temi legati all'ambiente, la sostenibilità e il cambiamento climatico. Il Debate Day è la tappa finale di un percorso di un anno che ha coinvolto decine di scuole e università, con oltre 1600 studenti partecipanti. La squadra italiana che oggi risulterà vincitrice del torneo in lingua inglese e quella vincitrice del torneo universitario avranno l'opportunità di partecipare alle finali pan-europee che si svolgeranno a Bruxelles dove incontreranno i finalisti di tutte le altre nazioni. "Dovrebbe essere introdotta una protezione internazionale per le persone che migrano a causa del cambiamento climatico" e "More obligations for high-income countries to combat climate change" saranno i temi discussi oggi durante la quale i giovani studenti dovranno dare prova della loro abilità e conoscenza dibattendo sulla necessità se debba essere introdotta una protezione internazionale per le persone che migrano a causa del cambiamento climatico. "End Climate Change, Start Climate of Change", in breve #ClimateOfChange, è il progetto guidato da WeWorld nato con l'obiettivo di sviluppare la consapevolezza dei giovani cittadini e cittadine dell'UE sul nesso tra cambiamento climatico e migrazioni e coinvolgerli per creare un movimento pronto non solo a cambiare il proprio stile di vita ma anche a sostenere la giustizia climatica globale.  Cofinanziato dalla Commissione Ue nell'ambito del programma DEAR (Development Education and Awareness Raising) - che sostiene iniziative che coinvolgono le cittadine e i cittadini dell'Unione europea in questioni sociali, economiche e ambientali di rilevanza mondiale - coinvolge 15 organizzazioni europee guidate da WeWorld - tra organizzazioni della società civile, università e ong - che dall'inizio del 2020 sono al lavoro per progettare in sinergia non solo ricerche e dibattiti nelle scuole e nelle università ma anche una campagna paneuropea di comunicazione e sensibilizzazione, online e offline, che interesserà milioni di ragazzi e ragazze dai 15 ai 35 anni che vivono in 23 stati membri dell'Ue.

 

 

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